S.M.I.P.I.

Società Medica Italiana di Psicoterapia e Ipnosi

Riccardo Arone di Bertolino

IL LINGUAGGIO DELL'IMMAGINE

Parole chiave: immagine, linguaggio, comunicazione.

L'immagine trasmette un linguaggio immediato e globale, che il soggetto su cui si riflette decifra e interpreta a proprio modo.

Il senso della vista spazia lontano e porta messaggi complessi.

Anche il suono percorre spazi vasti, ma da lontano trasmette solo dati semplici, che possono però stimolare una ricca evocazione interiore.

Un remoto brontolio di tuono significa temporale: ma in uno rammenta sensazioni di vita, ad un altro timore, ad un altro speranza e profumo di pioggia, ad un altro fastidio...

L'immagine comunica dati complessi, per ciascuno simili e dissimili nell'ingente gioco di stimoli esterni, elaborazioni ed evocazioni interiori.

E' composta di forme, colori, luci ed ombre, immobilità e movimento; stimola e richiama in ciascuno reazioni e ricordi personali. Pu contenere e rammentare simboli, stimolare emozioni, indurre suggestioni.

Qualcuno ha affermato che, se fosse possibile entrare nella mente di un altro e viverne le percezioni e il pensiero, se ne rimarrebbe stravolti più che da un "viaggio mentale" indotto da allucinogeni. E' molto probabile che ci sia profondamente vero.

La percezione sensoriale.

Nei primi sei mesi di vita l'interazione sensoriale fra cervello ed ambiente stimola e compone la struttura sinaptica fondamentale.

L'effetto delle percezioni sullo sviluppo sinaptico un fenomeno che, allo stato della conoscenza neurologica, pare essere essenzialmente fisico, somatico.

Gradualmente cos in ciascuno si formano le proprie peculiari norme di percezione e di uso dei canali sensoriali, da cui deriva l'individuale, specifica, modalità di ricostruzione mentale del mondo esterno.

Questa rappresentazione mentale non la realtà oggettiva che crediamo, ma la nostra personale rielaborazione degli elementi che sensorialmente siamo in grado di percepire.

Il neonato deve imparare tutto dell'uso del corpo: confini, movimenti, azioni, percezioni ed apprendere come usare tutto questo, fondamentalmente per il proprio benessere.

Inoltre l'elaborazione dei dati condizionata dai primi elementi concettuali costituiti.

Concetti, convinzioni, reazioni e comportamenti formati, in una continua interazione e stratificazione, dall'educazione, dall'ambiente sociale e culturale, dall'esperienza soggettiva e dall'evoluzione individuale, tutto questo elaborato con il proprio specifico modo di utilizzare i canali sensoriali.

L'intensità, l'importanza e le conseguenze, superficiali o profonde, di uno stimolo visivo, dipendono dalla reazione emotiva che provoca. Reazione emotiva che collegata, in un rapporto di causalità recipoca, e fortemente influenzata anche dalla situazione ormonale.

I paradigmi concettuali, gradualmente formati, condizionano, in ordine di importanza e di priorità, sia la percezione, sia l'interpretazione dell'ambiente e degli avvenimenti, da cui derivano le scelte, le valutazioni ed i comportamenti.

La percezione dalla realtà esteriore avviene attraverso i canali sensoriali: vista, udito, tatto, olfatto e gusto.

Nella trasmissione e ricezione di messaggi interumani possiamo considerare tatto, olfatto e gusto come elementi che formano un unico canale sensoriale: il canale sensoriale cenestesico, i cui potenziali nella vita di relazione sono stimolati direttamente solo in rare e particolari occasioni, ma possono essere evocati dalle correlazioni interiori suscitate da stimoli visivi ed auditivi, anche tanto vivamente da avere la stessa intensità di uno stimolo diretto.

D'altra parte anche la presenza continua ed ineliminabile di stimoli cenestesici, endogeni ed esogeni, informa l'elaborazione delle sensazioni visive ed auditive condizionandone la valutazione e le scelte di accettazione o rifiuto.

L'elaborazione dell'immagine

Ad ogni livello mentale la percezione sensoriale che affluisce al cervello, gi peculiare per la struttura sinaptica formata, decodificata ed elaborata ad ogni livello mentale (conscio, inconscio, emotivo) in modi e in rapporto a parametri dissimili.

L'effetto di questo processo quella che ognuno di noi definisce realtà.

Nella globalità del messaggio (ogni immagine un messaggio pi o meno complesso) anche una sola componente errata o disarmonica può innescare un meccanismo inconscio di elaborazione, con risultati pratici molto diversi dalle finalità desiderate.

Per questo immagini che consciamente e razionalmente possono apparire a qualcuno positive ed efficaci, all'atto pratico in altre persone hanno effetti controproducenti: non raro, d'altronde, che un messaggio potenzialmente corretto sia rovinato ed inficiato da elementi negativi e disarmonici, o contenga stimoli del desiderio non accettabili in un determinato contesto culturale.

Il significato di un messaggio dato da chi lo percepisce e lo interpreta. Questo processo totalmente personale, ma non sempre totalmente autonomo, perché siamo influenzabili.

Ogni elemento, ogni linea, ogni colore ha per ciascuno di noi un proprio significato essenziale, pi o meno compiuto, e sono stimoli diretti a s stanti: l'effetto emotivo di un'immagine immediato e scaturisce dal valore semiotico di ogni componente, nel processo seguente avvengono l'elaborazione e la decodificazione cosciente del significato totale.

Se in queste due fasi di comprensione nascono interpretazioni tanto diverse da essere contrastanti, l'effetto che determina la risposta valida il primo.

La disponibilità infine diversa se l'immagine imposta o stata liberamente scelta: nel primo caso facile ottenere un rifiuto acritico non facilmente eliminabile, nel secondo la conclusione pi autonoma.

La vista può essere considerata il senso pi importante e pi usato percentualmente dagli esseri umani.

Ha una potenza di comunicazione, e ne ha altrettanta di convinzione, immediata ed evocativa tale che gli altri canali sensoriali possono avere solo in casi eccezionali.

Per rendercene conto sufficiente ricordare la reale sofferenza fisica, con le relative reazioni psicosomatiche (nausea, vomito, tachicardia, tachiaritmia eccetera) che abbiamo provato alla visione di scene per noi "sconvolgenti".

La costruzione di un'immagine

Arte, tecnica e scienza possono concorrere alla costruzione di immagini finalisticamente efficaci nella comunicazione.

L'arte creativa, trascende dall'esito logico dell'elaborazione di dati conosciuti, ha la capacita sia di collegarli e rielaborali genialmente, sia inventare elementi totalmente nuovi, perché scaturisce dalla parte irrazionale e alogica della mente.

La tecnica l'insieme degli strumenti necessari all'arte per esprimersi.

Ad un pittore, ad uno scultore, ad un architetto, classici creatori di immagini sempre necessaria una totale e completa padronanza del proprio mezzo tecnico: poi ci che costruisce arte se ha una "vita" propria, altrimenti solo un cerebrale insieme di volumi, colori, segni senza significato emotivo.

La scienza pone in rapporto i dati gi acquisiti per trarne delle conclusioni operative: i risultati sono gi contenuti negli elementi esaminati e non li trascendono. Deriva dalla parte logica e razionale dell'uomo.

Le scienze della neurologia e della psicologia sono in grado di applicare validamente nel campo della comunicazione le proprie conoscenze sulla mente ed il suo funzionamento.

L'arte della comunicazione, oggi tanto ricca e complessa, non dovrebbe pi prescindere, nella valutazione della propria efficacia, da uno studio e un esame scientifico.

Nel campo delle comunicazioni di massa (pubblicità, politica, eccetera) spesso purtroppo accade ancora che le conoscenze scientifiche vengano completamente ignorate od applicate, con presunzione e faciloneria, da chi ne ha solo una conoscenza superficiale e inesatta, con risultati pessimi e, a volte, disastrosi.

Conclusioni

Gli elementi culturali, fra cui hanno un'influenza significativa le concezioni religiose, sono i pi importanti nella comunicazione di massa e sono gli unici identificabili ed applicabili per ottenere gli effetti desiderati.

Per costruire e proporre un'immagine valida necessario:

1) acquisire i dati indispensabili per comprendere ed usare i sistemi consci e inconsci di decodificazione del pubblico cui ci si rivolge (se l'ambito culturale diverso dal proprio, come imparare ad esprimersi bene in un'altra lingua);

2) comporre il messaggio in stimoli visivi, diretti ed evocativi, non contraddittori, depurandolo poi dagli eventuali elementi subliminali che possono avere un effetto contrastante;

3) adeguarsi alle strutture mentali e culturali gi in essere per evocare le risposte cenestesiche e fantasmatiche endogene in armonia con il fine desiderato, ben consapevoli che il livello mentale che determina la libera scelta, non quello cosciente e razionale, ma quello inconscio ed emotivo, sul quale hanno spesso pi effetto gli stimoli endogeni evocati, di quelli esogeni diretti.

Riferimento Bibliografico

R. Arone di Bertolino

La creazione dell'immagine e del desiderio.

(Rassegna di Psicoterapie Vol.13 n.2, Min.Med. Maggio-Agosto 1986).

Riccardo Arone di Bertolino

IL LINGUAGGIO DELL'IMMAGINE

Parole chiave: immagine, linguaggio, comunicazione.

RIASSUNTO

L'Autore evidenzia gli elementi che concorrono, direttamente ed indirettamente, alla formazione della struttura deputata alla percezione della "realtà".

Elementi derivanti dall'educazione, dall'ambiente sociale e culturale, dall'esperienza e dal vissuto soggettivo) che influenzano la costruzione del modello interiore individuale.

Accenna alle componenti dell'elaborazione dell'immagine.

Sostiene che anche la creazione dell'immagine nelle comunicazioni pubbliche arte, che per essere efficace per non deve prescindere dalle acquisizioni della scienza.

Conclude indicando alcune regole basilari per la costruzione di immagini valide nella comunicazione di massa.

 

Indirizzo dell'Autore
Dr. Riccardo Arone di Bertolino
Villa Aria
40043 Marzabotto (BO)
Italia