S.M.I.P.I.

Società Medica Italiana di Psicoterapia e Ipnosi



RIVISTA MEDICA ITALIANA DI PSICOTERAPIA ED IPNOSI

ANNO DECIMO - VOLUME II  - DICEMBRE MCMXCVIII

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ATTI DEL V CONVEGNO
MODALITÀ DI INTERVENTO PSICOLOGICO
IN ANESTESIA E RIANIMAZIONE 

EXPOSANITÀ 1998

Bologna, 22-23 maggio 1998

RIVISTA MEDICA ITALIANA DI PSICOTERAPIA ED IPNOSI

semestrale

Epoca di pubblicazione giugno - dicembre.
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Il saldo deve essere versato a mezzo vaglia postale o assegno bancario intestato a:

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Società Medica Italiana di Psicoterapia ed Ipnosi
Via Porrettana 466, 40033 Casalecchio di Reno (BO)
Tel. 051.573046, fax 051.932309.

RIVISTA MEDICA ITALIANA DI PSICOTERAPIA ED IPNOSI
ANNO NONO VOLUME II DICEMBRE 1998

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Direttore Scientifico Riccardo Arone di Bertolino
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Periodicità semestrale.
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ISSN 1120 - 2750

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INDICE DEGLI ESTRATTI
ABSTRACTS INDEX

 

1

Editoriale
La terapia breve strategica.
The short strategic therapy
Sergio Maria Corazza

2

Ma che musica... Dottore... Musicoterapia ed ipnosi, paziente in "armonia".
What a music...doctor. Musicotherapy and hypnosis. The patient in "harmony".
Giovanni Sverzellati, Fiorenzo Puerari, Alfredo Raglio, Gabriella Ventura

3

Lavori Originali
L'elaborazione del lutto.
Mourning working-through
Riccardo Arone di Bertolino

4

L'ansia a denti stretti. Origini psicosomatiche di un fenomeno nervoso: il bruxismo.
Anxiety with clenched teeth. Psychosomatic origins of a nervous phenomenon: grinding of teeth
Nino Giangregorio

5


Casi Clinici
Un caso di sospetta pedofilia.
A suspected case of sexual abuse in a child
Maurizio Massarini

 

ATTI DEL V CONVEGNO
MODALITÀ DI INTERVENTO PSICOLOGICO
IN ANESTESIA E RIANIMAZIONE

LA COMUNICAZIONE E LA MULTIDISCIPLINARIETÀ NELL'EMERGENZA SANITARIA

6


Problemi relazionali nell'impatto con l'emergenza medica.
Relational problems on impact of medical emergency
Federico Miglio, Chiara Lanzarini

7


La formazione dei tecnici.
Technicians training
Franco Laghi

8


Emergenza, comunicazione e stress.
Emergency, communication and stress
Tiziano Rosafio, Carmela Cichella, Antonio Di Pompeo, Michele Scesi

9


Congruità ed efficacia dell'Équipe.
Adequacy and efficacy of staff
Giovanni Baldi, Maura Veneziani, Enrica Minelli

10


Lo psicodramma nella formazione degli operatori sanitari.
Psychodrama on training of health workers
Riccardo Arone di Bertolino

11


Ordine e disordine nel moderno concetto di morte.
Order and disorder in the modern concept of death
Antonio Oronzo Brundusino, Giuseppa Longo

12


La morte: cenni storico-antropologici.
The death. An anthropological and historical outline
Alessia D'Angelo


COMUNICAZIONI LIBERE

13


Guarigione di un paziente tredicenne in coma psicogeno da due anni mediante trattamento ipnotico e comportamentale.
Recovery of a 13-years-old patient in psychogenic coma lasting two years by hypnotic and behavioral treatment
Silvana Cagiada, Luigi Canidio, Ambrogio Pennati

14


Presentazione di una iniziativa di formazione per operatori sanitari dei reparti della rianimazione: i seminari EDHEP.
Introduction of an educational programme for health professions working in reanimation departments: EDHEP seminaries
Anna Maria Grassilli, Paola Bertarelli, Alessandro Nanni Costa

 

DONAZIONE E TRAPIANTI D'ORGANO: PROBLEMATICHE RELAZIONALI.
GLI OPERATORI E LA DONAZIONE

15


La morte, accettazione e comunicazione per l'espianto: risvolti psicoemotivi evocati nell'uomo anestesista.
Death: acceptance and communication for removal. Psychoemotional implications evoked in the man-anaesthetist.
Pietro Malandra, Giovanni Lemma, Alessia D'Angelo.


PROBLEMI PSICOLOGICI DEI PAZIENTI IN LISTA D'ATTESA

16


Aspetti psicologici nel trapianto di fegato
Psychological aspects in liver transplantation
Mara Simoncini, Antonio Gasbarrini, Giovanni Gasbarrini

17


Valutazione psicologica di pazienti in lista d'attesa per trapianto di cuore
A psychological evaluation of patients awaiting a heart transplant
Carlo Magelli, Silvana Grandi, Stefania Fabbri, Linda Soldani, Rita Rossi, Massimo Matteuzzi, Gaia Magnani, Nicola De Simone, Alessandro Lombardi

 

PROBLEMI PSICOLOGICI DEI TRAPIANTATI.
I TESTIMONI DIRETTI, LE PERSONE COINVOLTE.

18


Il paziente trapiantato di cuore: problematiche relazionali e psicologiche.
The heart transplanted patient: relationship and psychological problems
Federica Minelli, Lorena Rossi


Sergio Maria Corazza
LA TERAPIA BREVE STRATEGICA

Parole chiave: terapia strategica, costruzione, utilizzazione.

RIASSUNTO
L'Autore dopo una breve introduzione storica, descrive le linee guida e le modalità di intervento di un nuovo modello di terapia breve, l'approccio strategico. Egli sottolinea la forza e l'efficacia di questo tipo di approccio che porta il paziente a sondare le emozioni e le interazioni con se stesso e con la sua realtà e a cambiare la sua ottica nei confronti del sintomo e del disturbo psicologico, tutto ciò conduce all'aumento dell'autostima e alla ripresa di una migliore qualità di vita

Sergio Maria Corazza
THE SHORT STRATEGIC THERAPY

Key words: strategic therapy, construction, utilisation.

SUMMARY
After a short historical introduction the Author describes the guidelines and the modalities of a new brief therapy pattern: the strategic approach, and he underlines the importance and the power of this: the strategic therapy enables the patient to sound his emotion and his interaction with himself and his reality and allowes him to change his point of view about the symptom and the psychological disease; this produces the restarting of self respect and gives the patient a more peaceful life.

L'Autore

Dott. Sergio Maria Corazza, S.M.I.P.I.
Medico Psicoterapeuta
Via Milazzo 19, 48100 Ravenna
tel. 0544.463616


Giovanni Sverzellati, Fiorenzo Puerari, Alfredo Raglio, Gabriella Ventura
MA CHE MUSICA... DOTTORE...
Musicoterapia ed ipnosi, Paziente in "armonia"

Parole chiave: suono, musica, ascolto, musicoterapia, ipnosi, sinergia.

RIASSUNTO
In questo studio viene definita la musicoterapia: intervento specialistico in grado di facilitare la comunicazione sociale e di favorire una presa di coscienza del "sé". Poi viene delineato il ruolo della "musica in terapia" prendendo in considerazione, in particolare, l'evidente sinergia con l'ipnosi. La distensione psicofisica ed il completo abbandono di ogni attività razionale ed intellettuale indotta dall'elemento sonoro-musicale, costruito individualmente dopo un'indagine psicosonora, aiuta ed agevola l'induzione ipnotica.

Giovanni Sverzellati, Fiorenzo Puerari, Alfredo Raglio, Gabriella Ventura
WHAT A MUSIC...DOCTOR
Musicotherapy and hypnosis. The patient in "harmony".

Key words: sound, music, listening, musicotherapy, hypnosis, synergy.

SUMMARY
In this paper musicotherapy is defined; a specialist's intervention fostering both social communication and self-awareness, Then the role of "music in therapy" is defined, particularly considering the obvious synergy with hypnosis. The psychophysical relaxation and the full abandon of every rational and intellectual activity induced by the sonorous-musical factor, individually invented after a psychosonorous inquiry, helps and facilitates the hypnotic induction.

Gli Autori

Dottor Giovanni Sverzellati, Docente S.M.I.P.I.,
Medico, Specialista Igiene e Medicina Preventiva
Via Asperti 17, San Bassano (CR)
Tel. 0374.373453

Prof. Fiorenzo Puerari
Musicoterapeuta, Ricercatore in ambito musicoterapeutico,
Istituto Ospedaliero Sospiro e U.O.P. Cremona
Tel. 0372.26693

Prof. Alfredo Raglio
Musicoterapeuta, Formatore e ricercatore in ambito musiterapico,
Istituto Ospedaliero Sospiro e Istituto Neuropsichiatrico "Cremonesini" Pontevico (BS)
Tel. 0372.27311

Prof. Gabriella Ventura
Pedagogista, Insegnante di Lettere, Ricercatrice musica e canto,
Via Asperti 17, San Bassano (CR)
tel.0374.373453

Riccardo Arone di Bertolino
L'ELABORAZIONE DEL LUTTO

Parole chiave: lutto, morte, paura, angoscia, senso di colpa, psicopatologia, psicoterapia, ipnosi.

RIASSUNTO
L'Autore sviscera a fondo il tema del lutto, scomponendolo nelle sue varie dimensioni e delineandone i più diversi aspetti. Fornisce un excursus socio-antropologico della morte nella cultura occidentale, affronta i temi della reincarnazione e del suicidio.
Espone un ampio quadro dell'evoluzione naturale e patologica del lutto, chiarendone gli elementi di diagnosi e di comprensione. Sottolinea gli errori che possono essere compiuti usando l'ipnosi e gli effetti, anche gravi, che ne possono derivare. Indica la prassi e la metodologia d'intervento psicoterapeutica per guidarne l'elaborazione positiva e risolverne le patologie che siano originate da un lutto.

Riccardo Arone di Bertolino
MOURNING WORKING-THROUGH

Key words: mourning, death, fear, anguish, sense of guilt, psychopathology, psychotherapy, hypnosis.

SUMMARY
The Author goes deeply into the subject of mourning, breaks it up in its various meanings and outlines its most different aspects. He provides a socio-anthropological excursus about death in western culture and deals with the subjects of reincarnation and suicide. He gives a broad picture about natural and pathological development of mourning by clarifying the diagnostic items. He underlines some mistakes deriving from an incorrect use of hypnosis and the possible deleterious effects. He describes a psychotherapeutic intervention procedure for a positive working-through and resolution of pathological states arising from mourning.

L'Autore

Dr. Riccardo Arone di Bertolino, Presidente S.M.I.P.I.,
medico psicoterapeuta
Villa Aria - 40043 MARZABOTTO (BO)

 

Nino Giangregorio
L'ANSIA A DENTI STRETTI
Origini psicosomatiche di un fenomeno nervoso: il bruxismo

Parole chiave: serramento dei denti, bruxismo, nevrosi, conflitti.

RIASSUNTO
Il bruxismo rappresenta un problema clinico molto complesso, plurifattoriale, di frequente riscontro nella pratica odontoiatrica e, quindi, di vasta portata sociale. L'insorgenza del disturbo appare in rapporto con una catena sequenziale di fattori: problemi occlusali, presenza di situazioni quotidiane di stress, un'inadeguata valutazione cognitiva di tali situazioni, una risposta emozionale associata ad un'alterata reattività individuale.
Oggi, quindi, non ci si concentra più ossessivamente solo sulle interferenze occlusali o sulla irregolarità dei denti come fattori scatenanti: gli studi epidemiologici più recenti considerano il bruxismo un epifenomeno della civilizzazione che ci sottopone allo stress oltre misura.
Ma di solito le cose non sono così semplici: in questo lavoro è stata rivisitata, alla luce delle attuali conoscenze, la ricerca riguardante soprattutto il ruolo svolto dagli stimoli psichici ed emozionali negativi, oltre che la personalità del paziente, il supporto sociale ed altre variabili psico-sociali che, agendo attraverso mediatori del sistema nervoso centrale, possono essere considerati come potenziali cofattori nel determinare - a livello inconscio - il digrignamento dei denti considerato, a ragione, la più importante e la più diffusa parafunzione masticatoria.
Partendo da queste basi si è cercato di ribadire l'importante funzione dell'odontoiatra nell'individuare questa patologia: ma la competenza del terapeuta deve essere integrata dalla conoscenza dell'individuo nella sua interezza, umana ed esistenziale. Non c'è dubbio che ciò contribuisce a rendere più professionale l'atto terapeutico.

Nino Giangregorio
ANXIETY WITH CLENCHED TEETH
Psychosomatic origins of a nervous phenomenon: grinding of teeth

Key words:: grinding of teeth, locking, neurosis, conflicts.

SUMMARY
Grinding of teeth is a very complex and multifactorial clinical problem, often found in odontological practice and therefore of broad social significance. The cause of this trouble appears related to a sequential chain of factors: occlusal problems, daily stressing situations, an inadequate cognitive evaluation of these situations, an emotional answer associated to an high individual reactivity.
Occlusal interference and teeth irregularities are no more regarded as the only triggering factors: the most recent epidemiological studies view grinding of teeth as an epiphenomenon of civilization which stresses us excessively. But usually things are not so simple. This paper re-examines the studies about the role of negative psychic and emotional stimuli, the patient's personality, the social support and other psychosocial variables which, acting through SNC neuro-transmitters, may be viewed as potential co-factors in causing -unconsciously- teeth grinding, which is considered the most important and widespread masticatory parafunction.
The important function of the odontologist in identifying this pathology is underlined: but for a more professional therapeutic act the therapist must also know the patient in its wholeness, human and existential.


L'Autore

Nino Giangregorio

Dottore in Medicina, Psicologia, Pedagogia, Filosofia
Primario e Specialista in Odontoiatria e Stomatologia
Storico della Medicina - Giornalista pubblicista.
Già Docente di Psicologia medica e Odontoiatria psicosomatica
Università La Sapienza - Roma
Via N. Quercia, 44
70038 TERLIZZI (BA)

Maurizio Massarini
UN CASO DI SOSPETTA PEDOFILIA

Parole chiave: pedofilia, perizia medico-legale ipnologica, disturbo da stress post-traumatico, psicoterapia, ipnosi.

RIASSUNTO
Viene descritto un intervento su un caso inquadrabile come disturbo post-traumatico da stress da presunta pedofilia subita da un ragazzo (che all'età dello "stupro" aveva 8 anni) e che manifesta tale grave crisi ansioso-depressiva nel rievocare il fatto ai suoi genitori; reazione peraltro tardiva, da momento che quando la racconta, ha già circa 16 anni. Oltre alla risoluzione della crisi, ottenuta in poche sedute ipnologiche, viene pure fatta dall'Autore l'indagine di veridicità, sempre utilizzando tecniche ipnotiche. Questa relazione è pure servita, come perizia, agli Organi Giudiziari Inquirenti per valutare l'attendibilità dei fatti e poter avviare un procedimento per colpa nei confronti del "presunto aggressore".

Maurizio Massarini
A SUSPECTED CASE OF SEXUAL ABUSE IN A CHILD

Key words: Sexual abuse in the child, Hypnological medico-legal report, Post-traumatic stress disorder, psychotherapy, hypnosis.

SUMMARY
The Author describes a short psychotherapeutic intervention in a case that could be enrolled as a Post-Traumatic Stress Disorder caused by a supposed sexual abuse occurred when the patient was 8 years old. It is a tardy reaction, since he reveals the evidence when he is 16 years old; he presents deep anxious and depressive crisis when he evokes this fact with his parents.
The Author, supported by hypnotic techniques, comes to the solution of the boy's crisis in a few sessions and at the same time he realises an investigation about the truthfulness of the facts reported. This report has also been used by the Court as an expert's opinion about the reliableness of the facts ,so to begin a legal proceedings for guilt.

L'Autore
Dr. Maurizio Massarini, S.M.I.P.I.
medico psicoterapeuta, Specialista in Neurologia
Via Torchio 6, 29015 CASTEL SAN GIOVANNI PC
tel.0523.843339

Federico Miglio, Chiara Lanzarini
PROBLEMI RELAZIONALI NELL'IMPATTO
CON L'EMERGENZA MEDICA

Parole chiave: Dipartimento di emergenza, rapporti medico-paziente, burn-out, triage, comunicazione.

RIASSUNTO
Le dinamiche interpersonali tra gli operatori dei dipartimenti di emergenza e gli utenti che vi afferiscono diventano ogni giorno più complesse sia per l'enorme sviluppo che hanno avuto, in Italia e all'estero, le strutture di Pronto Soccorso, sia per il mutato atteggiamento dei pazienti (maggior consapevolezza vera o presunta) e del personale sanitario (maggior "reattività" allo stress).
Se è vero che il Pronto Soccorso rappresenta sul territorio la sede in cui confluiscono tutte le emergenze, è anche vero che enorme è stato l'incremento degli accessi impropri da parte di coloro che, per vari motivi, cercano di bypassare i percorsi della medicina di base per patologie non urgenti.
L'esperienza che il cittadino vive quando le sue aspettative si "scontrano" con la realtà e le esigenze della struttura ospedaliera, è quasi sempre vissuta in maniera traumatica e conflittuale, e lascia adito a scontenti e rivendicazioni.
Se in passato le capacità "umane" rappresentavano un elemento importante nel rapporto medico paziente, oggi sono assolutamente indispensabili, particolarmente in ambienti "caldi" come quelli dedicati all'emergenza.

Federico Miglio, Chiara Lanzarini
RELATIONAL PROBLEMS ON IMPACT OF MEDICAL EMERGENCY

Key word: Emergency Department, personnel/patient relationship, burn-out, triage, communication.

SUMMARY
Personnel/patients relationships are becoming more and more complex, due to the huge grow of the emergency services, and to the new patient's (diffuse medical knowledge) and personnel's (major stress reactivity) behaviour.
In the last years an incremental trend of not proper access to the Emergency Departments has been observed and this is ascribed to an increasing request for faster and free of charge medical services.
Hospital organising and economic needs often result in discomfort and stress for the citizen.
The skills in interpersonal relationship are becoming a must for the health system personnel, especially in the "hot" situations of the Emergency Department.

Gli Autori

Prof. Federico Miglio,
Responsabile del Servizio di Medicina d'Urgenza e Pronto Soccorso

Dr.ssa Chiara Lanzarini
Specialista in formazione in Medicina d'Urgenza
Policlinico S.Orsola Malpighi.

Medicina d'Urgenza e Pronto Soccorso, Policlinico S.Orsola - Malpighi
Via Massarenti 9, 40138, Bologna, Italy.

Franco Laghi
LA FORMAZIONE DEI TECNICI

Parole chiave: emergenza, formazione, assistenza, organizzazione, ambulanza.

RIASSUNTO
Il lavoro si compone in due parti: sull'organizzazione del 118 ed identificazione dei fattori di successo per un'assistenza di qualità; sul fondamentale ruolo della formazione degli operatori, gli aspetti di metodo.
Nella prima parte viene considerato il sistema integrato dell'emergenza sanitaria; le caratteristiche (i costituenti, i centri di responsabilità, la tipologia delle risorse impiegate, etc.), l'organizzazione, i meccanismi operativi, l'organizzazione del personale nel 118 di Ravenna.
Successivamente sono specificati ed analizzati i fattori di successo per un'assistenza di qualità: le istruzioni pre-arrivo, la rapidità con cui i mezzi di soccorso giungono sul posto, l'efficacia dell'intervento sanitario, la continuità assistenziale, l'integrazione operativa, la formazione continua, la revisione critica.
Nella seconda parte viene analizzato il problema delle corrette relazioni funzionali fra i professionisti in campo con particolare attenzione all'aspetto formativo. Si considera: una formazione preinserimento, una formazione continua. Si indicano poi le tipologie dei corsi e alcuni aspetti organizzativi.

Franco Laghi
TECHNICIANS TRAINING

Key words: emergency, training, welfare, organisation, ambulance.

SUMMARY
This work consists of two parts: organization of the 118 and identification of success factors to have a good welfare, basic role of the operators training, methodological aspects.
In the first part it's considered the integrated system of the sanitary emergency; its features (the components, the responsibility centres, the typology of the resources, etc.), its organization, its operative machines, staff organization in the Ravenna 118.
After the success quality welfare factors are specified and analyzed: the correct perception of the typology and of the severity of the event by Operative Station staff; the instructions before the arrival; the swiftness of arrival of the ambulances; the effective sanitary intervention; the welfare continuity; the operative integration, the continue training, the critical review.
In the second part it's analysed this problem: singling out a functional correct relationship among the professional man in field with a particular attention at the training aspect. We consider: the training before work, the continue training. We indicate courses typology and some organizational aspects.

L'Autore

Dott. Franco Laghi
Responsabile Dipartimento Emergenza 118,
USL Ravenna, Viale Randi 8, Ravenna
Via Salvemini, 10
48018 Faenza (RA)


UNIVERSITÀ DEGLI STUDI "G. D'ANNUNZIO" CHIETI
CATTEDRA DI ANESTESIOLOGIA E RIANIMAZIONE
ASL 2 CHIETI POLICLINICO SS. ANNUNZIATA
DIPARTIMENTO EMERGENZA-URGENZA
Coordinatore: Prof. M. Scesi

Tiziano Rosafio, Carmela Cichella, Antonio Di Pompeo, Michele Scesi
EMERGENZA, COMUNICAZIONE E STRESS

Parole Chiave: educazione sanitaria, emergenza medica, addestramento, comunicazione, informatica, radiotelecomunicazioni, stress, psicologia, psicologia post-traumatica.

RIASSUNTO
L'addestramento, l'aggiornamento dell'équipe di emergenza e la verifica di qualità sono necessari per garantire cure adeguate sul territorio. L'educazione sanitaria della popolazione, validi strumenti informatici e delle radiotelecomunicazioni ed un collaudato sistema di dispatch limitano lo spreco di risorse e riducono i livelli di stress (opportuni seminari per la gestione dello stress). Soccorritori ad alto rischio di risposte dissociative acute al trauma e susseguente PTSD (timidi, inibiti, di identità incerta, riluttanti a ruoli di leadership, che credono che il loro destino sia determinato da fattori oltre il loro controllo e che sopprimono le emozioni) potrebbero trarre beneficio dalla psicoterapia.

Tiziano Rosafio, Carmela Cichella, Antonio Di Pompeo, Michele Scesi
EMERGENCY, COMMUNICATION AND STRESS

Key words: Emergency Medicine Education; EMS Provider and Stress; EMTs Stress and Psychology; EMS Communication Systems; Post-traumatic-psychology.

SUMMARY
High efficiency out-hospital care needs training, bringing up to date of emergency team and check of quality. Emergency medical citizen education, good informatic and radio-telecommunication tools and tested dispatch system restrict resources wasting and reduce stress (stress management seminars are needed). Rescue workers who are at high risk of acute dissociate responses to trauma and subsequent PTSD (shy, inhibited, uncertain about their identity, or reluctant to take leadership roles, who believe there faith is determined by factors beyond their control, and who suppress their emotions) could make use of psychotherapy.

Gli Autori

Dr. Antonio Di Pompeo
Specializzando in Anestesia e Rianimazione, Cattedra di Anestesiologia e Rianimazione, Direttore Prof. M. Sciesi, Università degli Studi "G. D'Annunzio", Chieti.
Via Svizzera 5
64025 PINETO TE

Dr.ssa Carmela Cichella
Specializzanda in Anestesia e Rianimazione, Cattedra di Anestesiologia e Rianimazione, Direttore Prof. M. Sciesi, Università degli Studi "G. D'Annunzio", Chieti.
Via Garibaldi 48
64029 SILVI MARINA TE

Dr. Tiziano Rosafio
Dirigente I livello Servizio di Anestesia e Rianimazione, ASL 2, Chieti
Via Garibaldi 48
64029 SILVI MARINA TE

DIPARTIMENTO INTERAZIENDALE DI EMERGENZA URGENZA
REGGIO EMILIA

Giovanni Baldi, Maura Veneziani, Enrica Minelli
CONGRUITÀ ED EFFICACIA DELL'ÉQUIPE

Parole chiave: efficacia, congruità, équipe d'emergenza, miglioramento della qualità.

RIASSUNTO
I sistemi di emergenza sanitaria presentano elementi di complessità per aspetti tecnici, economici, organizzativi e umani. Professionalità diverse debbono interagire d'intesa, garantendo elevati livelli di salute con prestazioni tempestive e con standard ottimali di assistenza. Congruità ed efficacia dell'équipe sono dimensioni determinanti della qualità da perseguire nell'ambito di programmi di miglioramento continuo.
In questa relazione analizziamo elementi di potenziale crescita o regressione nella realtà dell'urgenza e riferiamo esperienze personali di progetti di integrazione interprofessionale elaborati per fornire risposte ad eventi critici e per consolidare motivazioni ed identità professionale.

Giovanni Baldi, Maura Veneziani, Enrica Minelli
ADEQUACY AND EFFICACY OF STAFF

Key Words: efficacy, congruence (adequacy), emergency staff, continuous quality improvement program.

SUMMARY
Emergency health care systems are complicated by technical, economic, managerial and human aspects. Different staff members have to cooperate with agreement, in order to reach high health quality levels through timely performances and an excellent standard of assistance. The staff congruence and efficacy are important features of quality, to be pursuited in continuous quality improvement programs.
The report shows our analysis of potential aspects of growth or regression in emergency departments. We report our experiences of interprofessional integration programs, to answer to critical events and to strengthen motivation and professional identity.


Gli Autori

Dr. Giovanni Baldi
Primario Medicina d'Urgenza e Centrale Operativa 118,
Via Urceo Codro 20
42100 REGGIO EMILIA

Dr.ssa Maura Veneziani
Dirigente I livello fascia A Dipartimento di Emergenza Urgenza Arcispedale Santa Maria Nuova
Via Pindemonte 7/5
42100 REGGIO EMILIA

Dr.ssa Enrica Minelli
Specializzanda in Medicina Interna con indirizzo Medicina d'Urgenza
Viale Risorgimento 76
42100 REGGIO EMILIA

 

Riccardo Arone di Bertolino
LO PSICODRAMMA NELLA FORMAZIONE
DEGLI OPERATORI SANITARI

Parole chiave: formazione, insegnamento, apprendimento, comunicazione, role playing, psicodramma, ansia, operatori sanitari.

RIASSUNTO
L'Autore illustra le linee guida relative a una corretta formazione degli operatori sanitari, e sottolinea in particolare come non sia sufficiente un semplice insegnamento di tecniche, visto che una formazione efficace deve portare a un vero e proprio sviluppo sul piano emozionale. Espone gli errori e i pericoli insiti in un approccio inadeguato e conclude illustrando alcune modalità tecniche di conduzione dello psicodramma per la formazione degli operatori sanitari.

Riccardo Arone di Bertolino
PSYCHODRAMA ON TRAINING OF HEALTH WORKERS

Key words: training, teaching, learning, communication, role playing, psychodrama, anxiety, health workers.

SUMMARY
The Author illustrates some basic ideas concerning a correct training of health workers; he especially underlines that a plain teaching of technical notions is inadequate for this purpose, since an effective training should bring about an emotional development.
He illustrates the mistakes and the dangers of an inaccurate approach and concludes by describing some technical modalities of psychodrama which are used in training of health workers.

L'Autore

Dr. Riccardo Arone di Bertolino, Presidente S.M.I.P.I.,
medico psicoterapeuta
Villa Aria
40043 MARZABOTTO (BO)


Antonio Oronzo Brundusino, Giuseppa Longo
ORDINE E DISORDINE NEL MODERNO CONCETTO DI MORTE

Parole chiave: morte cerebrale, accertamento di morte, bioetica della morte.

RIASSUNTO
Il concetto di morte cerebrale rappresenta una nuova regola della vita di ogni uomo ed è rappresentata da un protocollo di intesa tra tecnica e medicina.
Questo nuovo modo di definire la dipartita è fonte di notevole disordine all'interno di quell'unico ordine che l'esistenza possedeva, e cioè la morte come cessazione del battito cardiaco.
L'avanzare della tecnica non può sorpassare deliberatamente secoli di cultura, tradizioni o confessioni religiose, l'uomo non è solo un paziente alle dipendenze di una medicina sempre più rivolta al successo e sempre meno disponibile alla comprensione psicologica, morale ed etica del singolo.
L'uomo è parte integrante di una collettività all'interno della quale si sono creati vissuti di esperienze, modi di vivere e di credere; la morte sicuramente è uno scoglio che difficilmente la comunità medica può debellare, la medicina scienza dell'uomo e gestita da uomini deve educare ad ogni innovazione affinché ci possa essere accettazione e non angoscia, quell'angoscia da cui tutti sono affetti verso la fine della vita e che non va assolutamente aggravata con la confusione venutasi a creare con la falsa informazione.
Antonio Oronzo Brundusino, Giuseppa Longo
ORDER AND DISORDER IN THE MODERN CONCEPT OF DEATH

Key-words: Brain death, Ascertainment of death, Bioethics of death.

SUMMARY
The concept of brain death represents a new rule in everyone's life and is represented by a protocol of agreement between medicine and technics.
This new way of considering death is source of great disorder inside the only order that life had, which is death as cessation of heartbeat.
The progress of technics can't deliberately neglect centuries of culture, traditions and religious beliefs; man is not just a patient depending on a medicine which is more and more aiming to success and less disposed to the psychological, moral and ethical comprehension of the individual.
Man is intregrant part of a collectivity inside which many experiences, different beliefs and ways of life have been lived and created; surely death is an obstacle that the medical community can hardly remove; medicine as a science of man, managed by men, must educate to every innovation, so that there can be acceptance instead of the anguish that affects every man at the end of his life and that should never be worsened by the confusion caused by false information.

Gli Autori

Dr. Antonio Oronzo Brundisino
Specialista Igiene e Medicina Preventiva, Idrologia Medica, Tossicologia.
Dirigente Medico di 1° livello di Igiene e Organizzazione dei Servizi Ospedalieri
Direzione Sanitaria P.O. Val D'Arda, Asl PC.
Professore a contratto presso l'Università degli Studi di Pavia.

Dr.ssa Giuseppa Longo
Laurea in Giurisprudenza, Pedagogia, Filosofia.
Collaboratore presso l'Istituto di Studi Politico Sociali dell'Università degli Studi di Pavia.

Via Guidi 23, C.P.218
27100 PAVIA PV


Alessia D'Angelo
LA MORTE: CENNI STORICO-ANTROPOLOGICI

Parole chiave: cultura della morte, mutamenti ideologici, concezione positiva, concezione negativa.

RIASSUNTO
Inerenti alla vita dell'uomo, in tutte le civiltà della storia, la morte ha riscosso molteplici e diverse interpretazioni.
Dall'antichità classica fino al tardo Medio Evo si registra un placido e fiducioso abbandono (come ad un dolce sonno, confronta Cicerone e Seneca) sostenuto da speranze mistico-numinose. Il dialogo con l'inseparabile compagna può sintetizzarsi nella formula "cotidie morior". Soltanto l'età laica e controriformista del 1400-1500, con chiare analogie al secolo illuminista, accoglie con supina rassegnazione la morte spiegata e compresa, al pari degli altri eventi umani, entro le ferree e cicliche leggi cosmiche. L'età seicentesca vive la realtà estrema negli aspetti più crudi e sconcertanti, segni di una controversa religiosità che, della morte, ora evoca le immagini più temibili ed agghiaccianti, ora quelle più macabre e ripugnanti, fino al parossismo traboccante. Tuttavia, lo slancio affettivo emotivo riscoperto dai romantici del XIX secolo elegge la morte a evento festivo, comunitario, assembleare, compianto entro le pareti domestiche dalla famiglia e dal gruppo. In termini negativi il nostro secolo interpreta la fine della vita su cui si proiettano terrore, incubo, minaccia e avversione, profili appropriati alla lacerante sconfitta storico-esistenziale dell'inquieto novecento che, rifiutando il carattere intimo e genuino della morte ottocentesca, teorizza la depersonalizzazione della morte esiliata dalla famiglia in ospedale.
Per concludere l'individuo di oggi è paurosamente smarrito e tremebondo dinanzi alla bieca presenza della "nera Signora".

Alessia D'Angelo
THE DEATH. AN ANTHROPOLOGICAL AND HISTORICAL OUTLINE

Key words; culture of the death, ideological changes, positive conception, negative conception

SUMMARY
Death has always been an important issue since the ancient times. In the Classic culture up to the late Middle Ages death was considered as a "Sweet dream" (cp. Cicero and Seneca) and this sort of dialogue between man and death can be reduced to the formula "Cotidie morior". Only in the Counter-Reformation Age death was explained and included in the cyclic and cosmic rules, whereas in the XVth Century death evoked the most gruesome and repugnant images.
With Romanticism death became a joyful occurrence, the last farewell within the domestic walls.
Our Century, on the contrary, has a negative conception of the end of life, a deadful event banished from home and confined into the hospital.

L'Autrice

Dr.ssa Alessia D'Angelo
Dottoressa in Lettere
Via Feudo 102
66010 RIPA TEATINA CH
Tel. 0871.344195

Silvana Cagiada, Luigi Canidio, Ambrogio Pennati
GUARIGIONE DI UN PAZIENTE TREDICENNE
IN COMA PSICOGENO DA DUE ANNI
MEDIANTE TRATTAMENTO IPNOTICO E COMPORTAMENTALE

Parole chiave: coma psicogeno, ipnositerapia, dissociazione visivo-cenestesica virtuale, psicoterapia, farmacoterapia, guarigione.

RIASSUNTO
È la storia clinica di un paziente di 12 anni, profugo di guerra rwandese, che viene portato in Italia nel febbraio del 1995 e, dopo successivi ricoveri in Ospedali e Cliniche universitarie da cui viene dimesso con diagnosi di "coma apallico", giunge all'osservazione dell'équipe di Psicologia Clinica del Servizio Sociale dell'USSL di Crema.
Questa, dopo aver sottoposto a nuova valutazione tutto l'iter clinico, formula la diagnosi di "coma psicogeno", complicanza molto grave associata ad un'imponente situazione di natura depressiva con caratteristiche catatoniche di un "disturbo post-traumatico da stress".
Si è impostata una terapia farmacologica adeguata, ed un programma di psicoterapia basata su di un modello nuovo di intervento, che tuttavia costituiva il perfezionamento di un trattamento già utilizzato dalla stessa équipe nei pazienti in coma post-traumatico.
L'utilizzo del computer nell'ambito di un intervento complesso, all'interno della tecnica ipnotica di dissociazione visivo-cenestesica, in quella che poteremmo chiamare "dissociazione visivo-cenestesica virtuale", ha permesso, insieme ad altre tecniche di natura cognitivo-comportamentale, di perseguire e raggiungere l'obiettivo della guarigione dopo due anni di coma.

Silvana Cagiada, Luigi Canidio, Ambrogio Pennati
RECOVERY OF A 13-YEARS-OLD PATIENT
IN PSYCHOGENIC COMA LASTING TWO YEARS
BY HYPNOTIC AND BEHAVIORAL TREATMENT

Key words: psychogenic coma, hypnotherapy, virtual visual kynesthetic dissociation, psychotherapy, pharmachotherapy, recovery.

SUMMARY
A 13-aged boy from Rwanda spent 2 years in deep coma classified as unrecoverable: only parentheral nutrition and catetherization allowed him to stay alive.
We considered coma as a defensive mechanism against posttraumatic symptomatology and started treatment: drugs (clomipramine 150 mg., paroxetine 20 mg., haloperidol 1 mg., alprazolam 0.75 mg.) and deep hypnosis relaxation. Then we communicated, in deep hypnosis, with him by computer screen and every traumatic memory was remastered by visual-kynesthetic dissociation. After 30 sessions the boy fully recovered: drugs were dismissed after six months and now (1 year follow up) there are no signs of relapse.

Gli Autori

Dr.ssa Silvana Cagiada - Psicologo-Psicoterapeuta
Servizio di Psicologia Clinica Azienda Sanitaria Locale n. 24 Crema
Via Picco 8, 26013 CREMA CR

Dr. Luigi Canidio - Medico Psicologo-Psicoterapeuta
Servizio di Psicologia Clinica Azienda Sanitaria Locale n. 24 Crema
Via Nenni 6, 26013 CREMA CR

Dr. Ambrogio Pennati - Psichiatra-Psicoterapeuta
Unità Operativa di Psichiatria n. 52 Azienda Sanitaria Locale n. 39 Milano
Via Ampère 99, 20131 MILANO MI



Anna Maria Grassilli, Paola Bertarelli, Alessandro Nanni Costa
PRESENTAZIONE DI UNA INIZIATIVA DI FORMAZIONE PER OPERATORI SANITARI DEI REPARTI DELLA RIANIMAZIONE:
I SEMINARI EDHEP.

Parole chiave: donazione di organi e tessuti, programmi di formazione degli operatori sanitari, comunicazione in situazione di crisi.

RIASSUNTO
L'atteggiamento psicologico e le strategie comunicative adottate dal personale sanitario nei confronti dei parenti dei pazienti nei reparti di rianimazione hanno un ruolo cruciale nel determinare il consenso alla donazione di organi e tessuti.
Il programma EDHEP, rivolto a medici ed operatori sanitari dei reparti di rianimazione, ha come obiettivo principale l'affinamento delle tecniche comunicative e relazionali, al fine di comunicare l'avvenuta morte e inoltrare la richiesta di donazione di organi e tessuti nel modo più adeguato possibile.
Nell'articolo vengono illustrati contenuti e metodologie dei seminari EDHEP, effettuati dall'équipe di P.F.T. (Programma Formazione Trapianto) di Bologna.
Vengono inoltre presentate delle proposte per iniziative future, che hanno lo scopo di affiancare e/o potenziare i risultati positivi ottenuti dal programma EDHEP.

Anna Maria Grassilli, Paola Bertarelli, Alessandro Nanni Costa
INTRODUCTION OF AN EDUCATIONAL PROGRAMME FOR HEALTH PROFESSIONS WORKING IN REANIMATION DEPARTMENTS: EDHEP SEMINARIES

Key words: organ and tissue donation, educational programmes for health profession, communication in crisis' situations.

SUMMARY
Psychological attitude and communication strategies, adopted by health professionists towards patients' relatives in reanimation department, have a key role in determining the consent to organ and tissue donation.
The main purpose of EDHEP programme, addressed to physician and nurses of the reanimation department, is the refining of communication and relation techniques, to communicate the death and the request for the donation, the most suitable way.
This article describes contents and methodology of EDHEP seminaries, held by P.F.T. (Programma Formazione Trapianto) équipe. It also makes proposal for further activities, to support and/or streghten the positive results obtained with EDHEP programme.

Gli Autori

Dr.ssa Anna Maria Grassilli
Psicologa - psicoterapeuta,
collaboratrice e consulente di P.F.T. (Programma Formazione Trapianto) Bologna e del C.R.T.-E.R (Centro Riferimento Trapianti Emilia Romagna).
Via Vestri 7, Bologna

Dr.ssa Paola Bertarelli
Psicologa, collaboratrice di P.F.T. Bologna.
Via Antonio Di Vincenzo 20, 40129 Bologna

Dr. Alessandro Nanni Costa
Coordinatore regionale alle Donazioni - Regione Emilia Romagna.
Centro Riferimento Trapianti Emilia Romagna
Policlinico Sant'Orsola, Via Massarenti 9, 40138 Bologna


Pietro Malandra, Giovanni Lemma, Alessia D'Angelo
LA MORTE, ACCETTAZIONE E COMUNICAZIONE PER L'ESPIANTO
Risvolti psicoemotivi evocati nell'uomo anestesista
Esperienza personale

Parole chiave: morte, comunicazione, espianto, anestesista, rianimatore.

RIASSUNTO
Gli Autori, rifacendosi all'esperienza personale, cercano di mettere a nudo le difficoltà operative intrinseche nella comunicazione della morte e nella proposta d'espianto ai familiari. Difficoltà operative legate per la maggior parte all'elevato coinvolgimento psicoemotivo.

Pietro Malandra, Giovanni Lemma, Alessia D'Angelo
DEATH: ACCEPTANCE AND COMMUNICATION FOR REMOVAL
Psychoemotional implications evoked in the man-anaesthetist
A personal experience

Key Words: death, communication, removal, anaesthetist.

SUMMARY
The Authors, going back to the personal experience, try to make clear the intrinsic operative difficulties in the announcement of death and proposal of removal to the families. Operative difficulties bound, for the most part, with the elevated psycho-emotional involvement.

Gli Autori

Dr. Pietro Malandra
Dirigente 1° Livello ASL/2 Chieti Servizio Anestesia e Rianimazione e Direttore Sezione Abruzzese S.M.I.P.I.
Strada Primavilla 15, 66100 CHIETI CH, tel.0871.360306

Dr. Giovanni Lemma
Medico Odontoiatra, Segretario Sezione Abruzzese S.M.I.P.I.
Via De Virgiliis 6, 66013 CHIETI SCALO CH, tel.0871.564720

Dr.ssa Alessia D'Angelo
Dottore in lettere
Via Feudo 102, 66010 RIPA TEATINA CH, tel. 0871.344195


UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE, ROMA
CATTEDRA DI MEDICINA INTERNA II - PROF. GIOVANNI GASBARRINI

Mara Simoncini, Antonio Gasbarrini, Giovanni Gasbarrini
ASPETTI PSICOLOGICI NEL TRAPIANTO DI FEGATO

Parole chiave: trapianto di fegato, cirrosi epatica, stress psicologico, psicoterapia, ipnosi.
RIASSUNTO
Il trapianto di fegato viene sempre più utilizzato come terapia nelle epatopatie terminali, e rappresenta dal punto di vista psicologico un evento traumatico che viene vissuto come un momento di crisi, sia sul piano fisico che psichico. Nei pazienti con cirrosi epatica, inoltre, sono frequenti disturbi a carattere depressivo. In questi pazienti è spesso necessario un supporto psicoterapeutico, instaurato precocemente, utilizzando tecniche immaginative e di suggestione ipnotica per mobilizzare risorse psicologiche interiori, per il trattamento dell'ansia, delle fobie e come adiuvante nell'induzione dell'anestesia.

Mara Simoncini, Antonio Gasbarrini, Giovanni Gasbarrini
PSYCHOLOGICAL ASPECTS IN LIVER TRANSPLANTATION

Key words: liver transplantation, liver cirrhosis, psychological stress, psychotherapy, hypnosis.
SUMMARY
Actually, liver transplantation is common therapy in cirrhosis and represents an important psychological stress for the patients. Frequently, depression was found in cirrhotic patients. It is necessary in this patients a psychotherapeutic approach with hypnosis in anxiety and depression treatments, which also represents a help for induction of anaesthesia.

Gli Autori:
Dr.ssa Mara Simoncini, S.M.I.P.I., Via C. Colombo 39
40033 Casalecchio di Reno BO, tel. 051.578132
Cattedra di Medicina Interna II, Policlinico A. Gemelli

Dr. Antonio Gasbarrini, Patologia Medica, Policlinico A. Gemelli
Largo F. Vito 1, 00168 Roma. tel. 06.30154294

Prof. Giovanni Gasbarrini, Cattedra di Medicina Interna II
Policlinico A. Gemelli, Largo F. Vito 1, 00168 Roma

 

Carlo Magelli *, Silvana Grandi °, Stefania Fabbri °, Linda Soldani °,
Rita Rossi °, Massimo Matteuzzi °, Gaia Magnani *, Nicola De Simone*, Alessandro Lombardi *
VALUTAZIONE PSICOLOGICA DI PAZIENTI IN LISTA D'ATTESA
PER TRAPIANTO DI CUORE

* Istituto di Cardiologia Ospedale Sant' Orsola
° Dipartimento di Psicologia dell'Università di Bologna

Parole chiave: trapianto di cuore, fase di attesa, valutazione psicologica, stress.

RIASSUNTO
Nonostante la fase di attesa per un trapianto cardiaco sia riconosciuta come la più critica, pochi sono gli studi che hanno approfondito gli eventi di stress e gli aspetti psicologici che incontrano questi pazienti durante questo periodo preoperatorio. Un gruppo di 13 soggetti in lista d'attesa per il trapianto è stato sottoposto ad un'estensiva valutazione psicologica: la diagnosi è stata formulata seguendo i criteri del DSM-IV ed i nuovi criteri per la ricerca in psicosomatica (DCPR). I risultati di questo studio preliminare hanno messo in evidenza un numero significativamente maggiore di diagnosi ottenute utilizzando i DCPR, nei confronti di quelle individuate attraverso l'uso del DSM-IV. Le categorie diagnostiche emerse in questo campione sono state: comportamento tipo A, umore irritabile, rifiuto di malattia, alessitimia, demoralizzazione (secondo il DCPR) e disturbo dell'adattamento (secondo il DSM-IV). I dati ottenuti mostrano inoltre un elevato grado di distress psicologico che incide negativamente sulla qualità di vita.

Carlo Magelli *, Silvana Grandi °, Stefania Fabbri °, Linda Soldani °,
Rita Rossi °, Massimo Matteuzzi °, Gaia Magnani *, Nicola De Simone*, Alessandro Lombardi *
A PSYCHOLOGICAL EVALUATION OF PATIENTS AWAITING
A HEART TRANSPLANT
Key words: heart transplant, waiting period, psychological evaluation, stress.

SUMMARY
Although the waiting period for a heart transplant has been recognised as the most critical one, not much has been written about the stressors and the psychological situations that characterise this period. A group of 13 patients on the waiting list for a heart transplant underwent an extensive psychological evaluation: the diagnosis has been made following the DSM IV criteria and the new Diagnostic Criteria for Psychosomatic Research (DCPR). The results of the present preliminary study showed a significant higher number of diagnosis made using the DCPR than the number of diagnosis made with the use of the DSM IV. The diagnostic categories identified in our sample were: type A behavior pattern, irritable mood, alextimic responses, mild depression (according to the DCPR) and adjustment disorders (according to the DSMIV criteria). The data obtained also showed a high degree of psychological distress which results in a worsening of quality of life towards our patients.

Gli Autori

Dr. Carlo Magelli, Dr.ssa Gaia Magnani, Dr. Nicola De Simone,
Dr. Alessandro Lombardi,
Istituto di Cardiologia, Policlinico S.Orsola - Malpighi
Via Massarenti 9, 40138, Bologna, Italy.

Dr.ssa Silvana Grandi, Dr.ssa Stefania Fabbri, Dr.ssa Linda Soldani,
Dr.ssa Rita Rossi, Dr. Massimo Matteuzzi,
Dipartimento di Psicologia dell'Università degli Studi di Bologna


Federica Minelli, Lorena Rossi
IL PAZIENTE TRAPIANTATO DI CUORE:
PROBLEMATICHE RELAZIONALI E PSICOLOGICHE

Parole chiave: ambiente, comunicazione, informazione, educazione sanitaria, immagine.

RIASSUNTO
Le Autrici, dopo una breve introduzione che descrive la complessa assistenza di cui necessita il paziente sottoposto a trapianto cardiaco, introducono l'ambiente in cui egli vivrà nell'immediato post-intervento.
È in una "camera isolata" e asettica che il paziente e l'infermiere vivono assieme la fase critica post-chirurgica; l'abbigliamento sterile non favorisce la relazione, ma l'infermiere deve instaurare da subito un valido rapporto di fiducia e comunicazione.
Le Autrici approfondiscono ulteriormente gli obiettivi dell'assistenza infermieristica: conoscere e risolvere i bisogni dei pazienti, fornire adeguate informazioni, promuovere educazione sanitaria. Evidenziano, inoltre, l'importanza della comunicazione non verbale: il linguaggio del corpo, la mimica facciale, ma anche l'interpretazione del silenzio.
I pazienti ricoverati in una Terapia Intensiva hanno bisogno di ritrovare velocemente la propria immagine positiva ed è per questo importante colloquiare con loro al fine di favorire la relazione interpersonale, sia attraverso l'infermiere e il medico, sia con i propri famigliari.

Federica Minelli, Lorena Rossi
THE HEART TRANSPLANTED PATIENT:
RELATIONSHIP AND PSYCHOLOGICAL PROBLEMS

Key words: environment, communication, information, health education, image.

SUMMARY
The Authors, after a short introduction, point out that the person with heart failure needs an intensive care and especially they are going to explain the environment in which transplanted patients live.
They lie in a isolated room, with a lot of biomedical instruments and different nurses live together the critic phase after the surgical operation.
The sterilised clothes and the isolation aren't to allow a good communication between nurses and patients.
The Authors further investigate the goals of nurse care, such as: to know and to resolve what patients need, to give appropriate informations, to do health education.
It's important to translate the body language and the silence, too.
Inpatients admitted in a I.C.U. need to recover their own positive image as soon as possible and it's necessary to speak to them, so the relationship will be supported both by nurses, physicians and their relatives.

Gli Autori:

Federica Minelli
Infermiera Professionale
Anestesia e Rianimazione Cardiochirurgica
Azienda Ospedaliera S.Orsola Malpighi
Bologna

Lorena Rossi
Caposala
Anestesia e Rianimazione Cardiochirurgica
Azienda Ospedaliera S.Orsola Malpighi
Bologna