Istruzioni per gli autori - Abbonamenti - Richiesta copie lavori
ATTI del II CONVEGNO
MODALITA' DI INTERVENTO PSICOLOGICO
IN ANESTESIA E RIANIMAZIONE
( TERAPIA INTENSIVA, TERAPIA DEL DOLORE, CURE PALLIATIVE, AIDS )
HOSPITAL '92
Bologna, venerdì 29 maggio 1992.
1
Odontoiatria e morale.
Odontotherapy and moral.
N. Giangregorio
2
Cronache di psicoterapia: caso clinico n. 2 "il nervosismo
moderno".
Histories of Psychotherapy. Clinic case nbr. 2 "Modern nervousness".
R. Del Giudice
ATTI del II CONVEGNO
Modalità di intervento psicologico in anestesia e rianimazione
(terapia intensiva, terapia del dolore, cure palliative, AIDS)
3
Problemi medici e psicologici in terapia antalgica: l'esperienza
dell'USL 37 di Faenza.
Pain therapy: medical and psycological problems in USL 37 Faenza experience.
G.Piano, R.Pezzi, P. Viozzi
Aspetti psicologici nella terapia del dolore cronico.
Psicological aspects in cronic pain terapy.
L.Follini. M. Leccabue
Il trattamento del dolore neoplastico: collaborazione tra terapeuta del
dolore e oncologo. Le nostre attuali tendenze nella scelta della professione terapeutica.
Neoplastic pain treatment: cooperation between pain therapeutist and oncologist. Our
current trends in therapeutic progress.
E.Monti, D.Cesari, G.Rossi
Implicazioni psicologiche in un servizio di terapia del dolore.
Psychological implications in a pain therapy service.
C.Tosetti, C.Turco
Psicometria computerizzata del paziente con dolore cronico.
Computerized psychometry in patient with chronic pain.
A.F.Sabato, M.B.Silvi, A.M.Biancucci, F.Leonardis, S.Pitoni
Stress tra gli operatori dell'automedica: rischi psicologici e
atteggiamenti comportamentali.
Emergency medical system: operators involvement psycologycal risks and behavioral
attitude.
L.Andrao, A.Pisi
Valutazione della risposta allo stress e assetto immunitario nel
paziente chirurgico.
Evaluation of surgical patient's reaction to stress and immunity.
M.B.Silvi, M.B.Biancucci, A.F.Sabato, G.De Sanctis, N.Nigro
Il problema della comunicazione nel paziente cosciente ed intubato in
rianimazione e in terapia intensiva.
Communication problems of conscious and intubated patients in U.T.I.
L.Canidio, S.Cagiada. E. Domenichini
I disturbi del sonno: possibili markers di sofferenza psichica nei
pazienti ricoverati in rianimazione ( II parte).
Sleep disturbances: possible markers of psychic suffering in intensive care unit patients.
S.Bardellini et Coll.
L'anestesia oggi: autodefinizione psicologica dello specialista sempre
più ideale.
The Anesthetist today: psychological self definition of the "ideal " specialist.
M.Duval, P.Mastronardi
Esaurimento emotivo, spersonalizzazione e realizzazione lavorativa nel
personale infermieristico operante in un ambiente di cure intensive.
Emotional breakdown, depersonalization and working fulfilement of nursing staff in an
intensive care unit.
P.Arienti, R. Zoppellari
Stress e impatto ambientale in terapia intensiva.
Stress and environmental impact in intensive care.
M.Aletti, D.Maretti, I.Gola, G.Di Summa, A.Gamba
L'importanza dei sintomi diversi dal dolore nella terapia del dolore nel
paziente oncologico terminale.
Pain treatment in terminal oncologic patients: the importance of symptoms different from
pain.
P.Morino, M.Piazza, C.Tempestini, U.Buoncristiano
Awareness intraoperatoria: la risposta dell'anestesista.
Awareness: anesthesiologist's behaviour.
M.Duval, P.Mastronardi
La guarigione dal tumore come trasformazione della paura.
Tumoral diseases: recovery as transformation of fear.
N.Menghi
Trattamento non farmacologico del dolore nel bambino. I. Il dolore nel
bambino: concetti fondamentali e criteri di valutazione.
Nonpharmacologic pain management in child. I. Pain in Child: basic concepts and assessment
principles
O. Mercante
Trattamento non farmacologico del dolore nel bambino. II. Tecniche di
controllo del dolore e loro applicazione pratica.
Nonpharmacologic pain management in child. II. Pain control techniques e their practice
application.
O. Mercante
Note di psicofarmacoterapia nella cura del dolore cronico.
Psycofarmacologic therapy in cronic pain.
S.Battaglini, L.Cecchini, L.Berlinzani
Risoluzione di una amenorrea psicogena tramite ipnosi.
Hipnosis as a cure of a psychogenic amenorrhea.
L. Marzocchi, D. Di Renzo
Il counseling psicologico al malato di AIDS tra ospedale e territorio.
Psycological intervention to hiv patients between hospital and territory.
E.Abbate
Prevenzione primaria e AIDS: un approccio comportamentale.
Primary prevention and aids: a behavioral approach.
M.T.Gris
Psicoprofilassi ostetrica mediante ipnosi.
Obstetric psychoprophylaxis trough hypnosis.
M. Petrelli, M. Fornaciari, M. Campisi, R.Pignatti
Dagli Indios agli anestesisti: storia di cacciatori cacciati.
From indios to anesthetists: history of chased hunters.
M.Duval, P.Mastronardi
Il dolore nel bambino. Aspetti psicologici e fisiopatologici.
Pain in child: psycological and physiopathologic aspects.
N.F.Salvi
ODONTOIATRIA E MORALE
Il progetto "Uomo"
Parole chiave: aspetti etici dell'odontoiatria: etica medica ed etica odontoiatrica a
confronto.
RIASSUNTO
Non si insisterà mai abbastanza sui limiti del positivismo nell'ambito della medicina e
sul ruolo dell'etica e della morale nella pratica medica.
La medicina presuppone, infatti, dei valori fondamentali, quali la protezione della vita e
l'alleviamento del dolore, che differenziano la medicina stessa dalle altre scienze e
comportano responsabilità particolari, soprattutto per il medico e per gli altri
operatori del settore, odontoiatri compresi.
ODONTOTHERAPY AND MORAL
The "Man" project
Key words: ethical aspects of odontotherapy, comparison between medical ethics, and dental
ethics.
SUMMARY
Enough stress won't ever been laid on the limits of positivism within medicine and the
important role played by ethics and moral in medical practice. Medicine assumes among its
basic values life protection and pain relief, which distinguish itself from other sciences
and involve specific responsabilities mainly for the phyisician, but also for all other
people working in that field, dentists included.
L'Autore
Nino Giangregorio, SMIPI, Dottore in Medicina, Psicologia, Pedagogia, Filosofia. Storico
della Medicina.
Primario e Specialista in Odontostomatologia.
Terlizzi (Ba) Via N. Quercia, 44
Tel. 080 8816124
CRONACHE DI PSICOTERAPIA
CASO CLINICO N. 2 "IL NERVOSISMO MODERNO".
PAROLE CHIAVE: Disagio esistenziale, sintomi, psicoterapia.
RIASSUNTO
L'autore, attraverso l'illustrazione di un caso clinico, pone in evidenza la possibilità
di risolvere le situazioni di disagio esistenziale sintomatico con interventi
psicoterapeutici brevi orientati sui sintomi.
HISTORIES OF PSYCHOTHERAPY
CLINIC CASE Nbr. 2 "MODERN NEVOUSNESS"
Key words; existential uneasiness, symptoms, psychotherapy.
SUMMARY
Describing a clinical case, the Author points out the opportunity to solve situations of
symptomatic existential uneasiness by means of short symptoms oriented psychotherapeutic
supports.
L'Autore
Dr. Raffaele Del Giudice, SMIPI,
medico
Via Carducci 22/c
70031 ANDRIA (BA)
PROBLEMI MEDICI E PSICOLOGICI IN TERAPIA ANTALGICA:
L'ESPERIENZA DELL'USL 37 FAENZA.
PAROLE CHIAVE: Terapia Antalgica, Dolore acuto, Dolore cronico, Dolore cronico oncologico,
Assistenza Domiciliare, Peridurale continua, Sindrome del burnout.
RIASSUNTO
Gli AA riferiscono l'esperienza dell'USL 37 Faenza, in tema di problemi riscontrati in 10
anni di attività, riguardanti il personale medico e paramedico, i Pazienti oncologici e
non, i familiari dei Pazienti oncologici e l'équipe multidisciplinare di Assistenza
Domiciliare.
La conoscenza di questi problemi è indispensabile, secondo noi, per il miglioramento
dell'intervento terapeutico in TA e per contrastare il rischio del burnout degli
operatori.
PAIN THERAPY: MEDICAL AND PSYCOLOGICAL PROBLEMS
IN USL 37 FAENZA EXPERIENCE.
Key Words: Pain Therapy, acyte pain, chronic pain, cancer pain, home care, epidural
analgesia, bouyrout syndrome.
SUMMARY
The AA. reports the pain control experience of Faenza USL n.37 and the problems during ten
year of activity about physicians and nurses, non oncological patients, oncological
pazients and there family and home care equipes.
It is necessary to know these problems to improve the therapeutic approach to the pain and
to oppose physicians and nurses burnout syndrome.
Gli Autori
Dr. Giuseppe Piano,
Aiuto del Servizio di Anestesia Rianimazione e Terapia Antalgica
(Primario Dr. Mario Pasquale)
USL 37 FAENZA
Via Volpaccino 1
48018 FAENZA (RA)
Dr.ssa Rosalba Pezzi
Aiuto del Servizio di Anestesia Rianimazione e Terapia Antalgica
(Primario Dr. Mario Pasquale)
USL 37 FAENZA
Dr. Paolo Viozzi,
medico di medicina generale USL 37 FAENZA
II SERVIZIO
ANESTESIA, RIANIMAZIONE E TERAPIA ANTALGICA
U.S.L. 4 PARMA
Primario : Dott. E. Uggeri
ASPETTI PSICOLOGICI NELLA TERAPIA DEL DOLORE CRONICO
Parole Chiave: dolore, terapia antalgica, neoplasie, patologie infiammatorie, patologie
degenerative, triade neurotica, triade psicotica, interazione.
RIASSUNTO
Gli Autori, dopo aver brevemente illustrato l'attività del Centro di Terapia del dolore
di Parma, ripercorrono le caratteristiche principali del dolore cronico ed in particolare
di quello neoplastico, soffermandosi sulle difficoltà di trattamento e di relazione con
questo tipo peculiare di paziente. Lasciando agli specialisti la trattazione
dell'intervento psicologico propriamente detto sia per i pazienti, per i famigliari che
per la stessa équipe medica, si soffermano sulle caratteristiche organizzative ed
ambientali che un Centro di terapia del dolore dovrebbe avere.
Il rispetto di tali caratteristiche può determinare l'eliminazione o l'attenuazione di
molte concause, prese in esame, che concorrono alla elaborazione del "dolore
totale".
PSICOLOGICAL ASPECTS IN CRONIC PAIN TERAPY
Key words: total pain, burnout, pain clinic organisation.
SUMMARY
The Authors, after having shortly illustrated the activity of the Pain Therapy Center in
Parma (Italy), run over the main characteristics of the cronic pain again and in
particular of the neoplastic one, dwelling upon the difficulties in treatment and in
relations with this particular kind of patients.
Leaving to the specialists the tratment of the psycological intervention, in the strict
sense of the word, for the patients as well as for the relatives and the medical team,
they dwell upon the organizing and environmental features that a Pain Therapy Center
should have.
The respect of such features can cause the removal or the minimation of many concauses,
taken into consideration, that contribute to the elaboration of the " Total Pain
".
Gli Autori
Dr. Luigi Follini
Specialista in Anestesia e Rianimazione, Aiuto Anestesista,
Professore a contratto nella Scuola di Specializzazione di Anestesiologia dell'Università
di Parma, Responsabile del Centro di Terapia del Dolore.
Dr. Maurizio Leccabue
Specialista in Anestesia e Rianimazione, Assistente Anestesista,
Professore a contratto nella Scuola di Specializzazione di Anestesiologia dell'Università
di Parma.
II Servizio di Anestesia USL 4
Ospedale Maggiore
Via Gramsci 14
43100 PARMA
SERVIZIO DI ANESTESIA ANALGESIA E RIANIMAZIONE.
USL 23, O.C. IMOLA.
Primario Dott. D. Dal Prato.
TRATTAMENTO DEL DOLORE NEOPLASTICO:
COLLABORAZIONE TRA TERAPEUTA DEL DOLORE E ONCOLOGO.
Le nostre attuali tendenze nella progressione terapeutica.
Parole chiave: Neoplasia, terapia antalgica.
RIASSUNTO
Gli Autori riferiscono che, presso l'ospedale civile di Imola, esiste una buona
collaborazione tra l'oncologo e il terapeuta del dolore, a cui è rinviata la decisione
sulla progressione terapeutica antalgica.
Essi analizzano il decorso terapeutico di 64 pz. neoplastici seguiti nel corso di un anno
ed evidenziano i criteri di scelta nella progressione terapeutica.
NEOPLASTIC PAIN TREATMENT:
COOPERATION BETWEEN PAIN THERAPEUTIST AND ONCOLOGIST.
Our current trends in therapeutic progress.
Key Words: neoplasia, analgetic therapy.
SUMMARY
The authors refer that in the civilian hospital of Imola there is a good cooperation
between the oncologist and the pain therapeutist, the latter being charged to decide on
the therapeutic progression of the analgesic therapy.
They analyse the therapeutic course of 64 neoplastic patients they followed during one
year and point out the choise criteria in the therapeutic progression.
Gli Autori
Dr. Enrico Monti
Specialista in Anestesia e Rianimazione
Aiuto presso il Servizio di Anestesia, Rianimazione e Terapia Antalgica
Via Melloni, 9
40026 IMOLA
Dr.ssa Daniela Cesari
Specialista in Anestesia e Rianimazione
Aiuto presso il Servizio di Anestesia, Rianimazione e Terapia Antalgica
Via Gherardi, 22
40026 IMOLA
Dr. Gianni Rossi, SMIPI,
Specialista in Anestesia e Rianimazione
Aiuto presso il Servizio di Anestesia, Rianimazione e Terapia Antalgica
Via Biancini, 10
48014 CASTELBOLOGNESE
ASSOCIAZIONE GIGI GHIROTTI
GENOVA
IMPLICAZIONI PSICOLOGICHE IN UN SERVIZIO DI TERAPIA DEL DOLORE
Parole chiave: paziente, malattia inguaribile, famiglia, stile familiare, famiglia
funzionale disfunzionale, operatori, livelli di comunicazione, cura globale, malattia come
messaggio, équipe.
RIASSUNTO
Questa relazione tratta degli aspetti relazionali riportati in casi nei quali la malattia
è il cancro.
Vengono delineati da una parte gli aspetti critici dell'interazione con la famiglia,
dall'altra le connessioni tipiche esaminate con il sistema staffmedico.
Per meglio spiegare, sono riportati casi tratti dll'esperienza clinica con i pazienti.
L'intento generale è quello di favorire, attraverso la terapia familiare, una influenza
positiva su una malattia che potrebbe mettere a repentaglio la qualità della vita del
paziente e la sopravvivenza psicologica ed evoluzione dei rimanenti membri della famiglia.
PSYCHOLOGICAL IMPLICATIONS IN A PAIN THERAPY SERVICE
Key words: patient, terminal illness, family, familiar style, functional not functional
family, operators, levels of communications, total care, illness as message, teamwork.
SUMMARY
This paper deals with the relational aspects reported in cases in which the desease is
cancer. The critical aspects of the interaction within the family are featured and
attention is also given to the typical connections examined with the medical staff system.
To better explain the subject, case histories from clinical experience are reported.
General suggestion is to exort, trough family therapy, a positive influence on a desease
that might jeopardize the quality of life of the patient and the psychological survival
and evolution of the remaining members of the family.
Le Autrici:
Dr.ssa Maria Cristina Tosetti
Psicologa specializzata in terapia sistemica
Via Murcarolo n. 13/8 16167 GE/NERVI Tel. 010/33.61.07
Dr.ssa Maria Carla Turco
Psicologa specializzata in terapia sistemica
Via Poggio Favaro n. 2 16031 GE/BOGLIASCO Tel.010/347.26.39
ASSOCIAZIONE GIGI GHIROTTI
Ambulatorio: Ospedale S. Martino Monoblocco 11 P.
16132 GENOVA Tel. 010/35.35.25.38
Sede : Corso Europa n. 50/9 16132 GENOVA
Tel. 010/51.73.90
II UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI ROMA
DIPARTIMENTO DI CHIRURGIA
CATTEDRA DI ANESTESIA GENERALE E SPECIALE ODONTOSTOMATOLOGICA
(Tit. Prof. Alessandro F. Sabato)
A.F.Sabato, M.B.Silvi, A.M. Biancucci, F. Leonardis, S. Pitoni
PSICOMETRIA COMPUTERIZZATA DEL PAZIENTE CON DOLORE CRONICO
Parole Chiave : Dolore cronico, Psicologia, Valutazione
RIASSUNTO
La valutazione psicologica dei problemi legati al dolore cronico è assai complessa, e
comprende un notevole numero di interrogativi. Il risultato di una tale valutazione è una
sintesi delle informazioni raccolte, provenienti da una lista di problemi che riflettono
il contributo di processi psicologici e comportamentali che spesso mantengono lo stato di
sofferenza e certe risposte al dolore. Al momento alcune linee guida, legate ad un certo
empirismo sono disponibili per impostare dei trattamenti specifici in base al tipo dolore
e alle caratteristiche psicologiche e demografiche.
Con questo lavoro si riporta l'esperienza sull'uso di alcune
flowchart realizzate in modo da considerare le variabili psicologiche del dolore in modo
da realizzare una terapia antalgica mirata.
COMPUTERIZED PSYCHOMETRY IN PATIENT WITH CHRONIC PAIN
Key words : Chronic Pain, Psichology, Evaluation.
SUMMARY
Psychologic evaluation of chronic pain problems is a highly complex task, involving a
broad range of clinical questions and issue. The outcome of this evaluation is a synthesis
of the information gathered, resulting in a list of problems reflecting the contribution
of specific psychologic and behavioral processes to the maintenance of suffering and pain
behaviors.
At present, few empirically based guidelines are available to help in matching patients to
different types of treatments on the basis of specific psychologic characteristics, types
of pain problems, and demographic factors.
This paper show a flowchart to considerer the psychological variables in order to realize
an accurate pain therapy.
Gli Autori
Prof. Alessandro Fabrizio Sabato
Associato e Titolare di Anestesia Generale e Speciale Odontostomatologica presso
L'Università degli Studi di Roma, Tor Vergata.
Via O. Raimondo 8
00137 ROMA
Dr.ssa Maria Beatrice Silvi
Ricercatore presso la Cattedra di Anestesiologia e Rianimazione (Tit. Prof. Giovanni
Leonardis), Università degli Studi di Roma, Tor Vergata
Dr.ssa Anna Maria Biancucci
Ricercatore presso la Cattedra di Anestesiologia e Rianimazione (Tit. Prof. Giovanni
Leonardis), Università degli Studi di Roma, Tor Vergata
Dr.ssa Francesca Leonardis
Tecnico Laureato presso la Cattedra di Anestesiologia e Rianimazione (Tit. Prof. Giovanni
Leonardis), Università degli Studi di Roma, Tor Vergata
Dr.ssa Stefania Pitoni
Assistente Servizio di Anestesia e Rianimazione (Primario Prof. Aldo Ferrotti) Ospedale
Civile G.B. Grassi di Ostia
STRESS TRA GLI OPERATORI DELL'AUTOMEDICA:
RISCHI PSICOLOGICI E ATTEGGIAMENTI COMPORTAMENTALI
Parole chiave: stress, automedica, sindrome di burnout, organizzazione del servizio.
RIASSUNTO
Lo studio qui proposto: "Stress tra gli operatori dell'automedica: rischi psicologici
e atteggiamenti comportamentali" è il risultato di un'inchiesta condotta attraverso
interviste tra gli operatori dell'automedica della città di Parma.
Il servizio opera nella città dall'agosto 1988 gestito dalla P.A. ed è intervenuto dal 1
aprile al 31 dicembre 1990 con 1.281 soccorsi. Impiega medici anestesisti rianimatori,
autisti abilitati alla guida dei mezzi di soccorso, infermieri professionali o militi
volontari, personale in addestramento.
Gli intervistati hanno chiaramente mostrato segni dei diversi stadi della sindrome del
burnout: oscillazione nella motivazione, disturbi neurovegetativi, ansia, angoscia
notturna, il dato significativo è che tale sindrome è vissuta non come dipendente da una
inadeguatezza tecnica o emotiva personale ma piuttosto da un'organizzazione non funzionale
del servizio.
EMERGENCY MEDICAL SYSTEM: OPERATORS INVOLVEMENT
PSYCOLOGYCAL RISKS AND BEHAVIORAL ATTITUDE
Keywords: medical operator stress, burnout sindrom, non functional service organitation.
SUMMARY
This study "Medicar operators stress psychological risks and behavioural
attitudes" is the outcome of an inquiry conducted by interviewing the medical
operators of parma city. This service, run by the local authorities and operative since
august 1988 with an active of 1281 emergency aids, employs reanimatoranaesthetists,
trained nurses or volunteers, especially qualified ambulance drivers, learning staff.
Signs of the different stage of the burnout syndrome were clearly shown by the
interviewed: unsteady motivation, neurovegetative troubles, anxiety, nocturnal anguish.
Its is significant that such syndrome is experiencede as depending from a nonfunctional
service organitation rather than from a personal emotional or techinacal inadequacy.
Gli Autori:
Dr. Luca Andrao
Assistente II Servizio di Anestesia, Rianimazione e Terapia Antalgica
Usl 4 Bassa est
Primario: Dott. E. Uggeri
Viale Gramsci
43100 PARMA
Dr. Adriano Pisi
Assistente II Servizio di Anestesia, Rianimazione e Terapia Antalgica
Usl 4 Bassa est
Primario: Dott. E. Uggeri
Viale Gramsci
43100 PARMA
Dr. Rami Haidar
Anestesista Rianimatore Libero Professionista
Rianimatore Automedica Pubblica Assistenza Parma Soccorso,
Piazzale Santa Caterina
43100 PARMA
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI ROMA "TOR VERGATA"
CATTEDRA DI ANESTESIA E RIANIMAZIONE
(Tit.: Prof. G. Leonardis)
M.B. Silvi, A.M. Biancucci, A.F. Sabato, G. De Sanctis, F. Falco, G. Argirò, G. Atzei
VALUTAZIONE DELLA RISPOSTA ALLO STRESS E ASSETTO IMMUNITARIO
NEL PAZIENTE CHIRURGICO
PAROLE CHIAVE: Stress chirurgico, anestesia, ormoni, immunità cellulomediata.
RIASSUNTO
Gli Autori mettono in evidenza le modificazioni psiconeuroendocrine ed immunologiche
indotte dall'intervento chirurgico sottolineandone i meccanismi fisiopatologici e
discutendo i diversi metodi di valutazione.
In particolare la risposta endocrina allo stress chirurgico può essere misurata con
dosaggi ormonali mentre l'immunodepressione postoperatoria viene valutata attraverso lo
studio delle popolazioni linfocitarie.
Tale risposta è diversamente modulata dalle varie tecniche di anestesia.
In corso di anestesia periferica non sono state evidenziate modificazioni rilevanti degli
ormoni markers dello stress e dell'immunità cellulomediata.
Questi dati sottolineano il ruolo protettivo delle tecniche di anestesia locoregionale nei
confronti dello stress chirurgico.
EVALUATION OF SURGICAL PATIENT'S REACTION
TO STRESS AND IMMUNITY
KEY WORDS: Surgical stress, anaesthesia, hormons, cellmediated immunity.
SUMMARY
The surgical trauma is a stressful stimuli capable of producing psycobehavioural and
psyconeuroendocrine modifications associated with immunological changes.
The present work evaluates the psyconeuroendocrine variations in patients undergoing
surgery treated with different anesthetic techniques: epidural anaesthesia, general
anaesthesia, combined anaesthesia.
No significant hormonal changes were recorded on patients submitted to regional
anaesthesia whereas those treated with general anaesthesia showed higher levels of
prolactin, cortisol and ACTH.
Also cellmediated immunity was no affected in patients submitted to regional anaesthesia.
Our results strengthen the better protection of regional and combined anaesthesia from
surgical stress.
Gli Autori
Dr.ssa Maria Beatrice Silvi, Dr.ssa Anna Maria Biancucci:
Ricercatori della cattedra di Anestesia e Rianimazione, Università degli Studi di Roma
"Tor Vergata".
Prof. Dr. Alessandro Fabrizio Sabato
Professore Associato e titolare della Cattedra di Anest. Gen. Spec. Odontostom.,
Università degli Studi di Roma "Tor Vergata".
Dr. Fulvio Falco
Aiuto, Laboratorio Analisi dell'Ospedale S. Eugenio, Roma.
Dr.ssa Giuliana De Sanctis
Ricercatore della cattedra di Immunologia Clinica,
Università degli Studi di Roma "Tor Vergata".
Dr. Giovanni Argirò, Dr. Giampiero Atzei
Aiuto ed Assistente del servizio di Medicina Nucleare dell'Ospedale S. Eugenio, Roma.
OSPEDALE MAGGIORE DI CREMA
U.S.S.L. N. 53 SEDE IN CREMA
L. Canidio *, S. Cagiada **, E. Domenichini ***
IL PROBLEMA DELLA COMUNICAZIONE NEL PAZIENTE
COSCIENTE ED INTUBATO
IN RIANIMAZIONE E TERAPIA INTENSIVA
* Ospedale Maggiore di Crema
** Servizio Sociale U.S.S.L. n. 53
*** Primario del Servizio Anestesia e Rianimazione, Ospedale Maggiore di Crema
Parole chiave: isolamento, comunicazione verbale, affetto, U.T.I., hardware, software.
RIASSUNTO
Dopo una breve introduzione illustrativa sui problemi della comunicazione in pazienti
intubati in U.T.I., gli Autori descrivono una sperimentazione condotta utilizzando un
personal computer.
Nell'evidenziare qualche problema relativo alla funzionalità dell'hardware che va reso
più agile, illustrano una esperienza clinica che dimostra quanto il software sia semplice
da usare anche se necessita di una valutazione di un campione più ampio.
Gli Autori richiamano l'attenzione sul fatto che i pazienti spontaneamente tendono ad
utilizzare la strumentazione per comunicare su problemi legati alla propria vita
relazionale e personale sia nei confronti dell'esterno, verso il mondo degli affetti, sia
all'interno verso il personale di assistenza.
Per contro per gli aspetti fisiologici elementari (caldo, freddo, dolore, etc.) fanno
ricorso ad altre modalità di comunicazione più semplici.
COMMUNICATION PROBLEMS OF CONSCIOUS AND INTUBATED PATIENTS IN U.T.I.
Keywords: Loneliness, Verbal communication, Affectivity, U.T.I., Hardware, Software.
SUMMARY
After a short review on the relevance and the problems of verbal communication in
intubated or tracheostomized patients in U.T.I., the authors describe an attempt to
communicate with the patient by using a personal computer.
They underline some problems related to the hardware and the software.
A small scale clinical trial showed that the compilated program is relatively easy to use
even if it needs a more extensive evaluation.
The authors emphasize that the main patient's concern, during the use of PC, involves
questions about relatives and itself and, as the authors thought, the basic physiological
needs (thirst, cold, hunger) revealed not so important.
Gli Autori
Dr. Luigi Canidio, Medico Psicologo
Ospedale Maggiore di Crema Via Macallè 14
Dr.ssa Silvana Cagiada, Psicologo
Servizio Sociale U.S.S.L. n. 53
Via Gramsci 13 Crema
Prof. Ermanno Domenichini
Primario del Servizio Anestesia e Rianimazione
Ospedale Maggiore di Crema Via Macallè 14
USSL N.8
PRESIDIO OSPEDALIERO DI BUSTO ARSIZIO
UNITA' OPERATIVA DI ANESTESIA E RIANIMAZIONE
Primario : Dr. Giorgio Servadio
S. Bardellini, G. Crespi, G. Servadio
I DISTURBI DEL SONNO:
POSSIBILI MARKERS DI SOFFERENZA PSICHICA NEI PAZIENTI RICOVERATI IN RIANIMAZIONE
Parole chiave: Disturbi del Sonno, Rianimazione.
RIASSUNTO
Nel paziente critico sono molteplici gli aspetti che entrano in gioco nel determinare
Disturbi del Sonno (DS): dolore, stress fisico, ansia, componenti ambientali, familiari,
ed altre.
Per valutare l'incidenza reale dei DS in Rianimazione e correlarli a possibili fattori
predisponenti, si sono studiati 20 pazienti coscienti, di età media 48.15 anni (S.D. +
25) e con degenza media 14.3 giorni (S.D. + 7.5).
Mediante Spearman Rank Test, si sono confrontati i DS, risultati dalla rilevazione
giornaliera delle ore di sonno, rispettivamente con l'Apache II score, il grado d'ansia al
ricovero, l'adeguatezza della sedazione, la durata della degenza e l'età.
I risultati confermano la presenza di DS nel 100% dei pazienti, nonché l'assenza di
significatività tra le relazioni sopra indicate.
Sussiste, invece, un trend verso la significatività tra DS e livello di sedazione: RS
0.311 (valore soglia per 20 pazienti: 0.377).
Questi dati sottolineano l'importanza del problema indagato che, nonostante la
complessità ed un'etiologia multifattoriale, merita certamente maggior approfondimento da
parte del medico rianimatore.
SLEEP DISTURBANCES: POSSIBLE MARKERS OF PSYCHIC SUFFERING
IN INTENSIVE CARE UNIT PATIENTS
Keywords: Sleep Disturbances, ICU.
SUMMARY
Various aspects of the critically ill patient sharing pain, physical distress, anxiety,
enviromental components, prone him to develop some Sleep Disturbances (SD).
We studied 20 conscious patients, age 1680 (meanly 48.15 S.D. of mean + 25), undergone to
ICU meanly 14.3 days (S.D. of mean + 7.5), to evaluate SD rate and their possible leading
causes.
Trough Spearman Rank Test, SD have been related to Apache II score, admission state
anxiety, satisfactory of sedation, days of ICU stay and age respectively.
Conclusive results showed SD rate in all our patients, hence them could be considered
markers of psychic suffering in ICU patients.
Excepted a statistical trend to significativity of SD versus satisfactory of sedation: RS
0.311 (thresold value for 20 pts.: 0.377), no relation was founded between SD and data
recorded.
These results emphasize the importance of looking for SD in ICU patients though many
factors may pay a role to develop them.
Gli Autori
Dr. Salvatore Bardellini
Specialista in Anestesia e Rianimazione, Assistente
Dr. Giuseppe Crespi
Specialista in Anestesia e Rianimazione, Assistente
Dr.Giorgio Servadio
Specialista in Anestesia e Rianimazione, Primario
Ussl n.8 Presidio Ospedaliero di Busto Arsizio
Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione
P.le Solaro, 3 tel. 0331/699623
ISTITUTO DI ANESTESIA E RIANIMAZIONE E TERAPIA INTENSIVA
II FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA, NAPOLI
(Direttore: Prof. Basilio Mazzarella)
L'ANESTESISTA OGGI: AUTODEFINIZIONE PSICOLOGICA DELLO SPECIALISTA
SEMPRE "PIU' IDEALE"
PAROLE CHIAVE: Anestesista, definizione psicologica, MMPI, ASQ, ACL, personalità
RIASSUNTO
Gli studi per assicurare l'assistenza sanitaria al paziente hanno una grande importanza
nella letteratura scientifica. Molti lavori riportano argomenti di studio quali il carico
di lavoro l'ergonomia, la sorveglianza e il rendimento, la tossicità ambientale, gli
errori umani dovuti ad errata comunicazione o fatica, stress, mancanza di riposo e così
via; però pochi sono quelli sulla personalità degli anestesisti e sulla definizione di
loro stessi. In questo studio , sono stati amministrati a 2000 anestesisti italiani tests
psicometrici (MMPI, ASQ, ACL e un questionario). Si sono potute analizzare solo 248
risposte; I risultati hanno mostrato una personalità "normale", un normale
livello di ansietà e una buona percezione di sé. Solo il 10% dei casi ha mostrato una
personalità instabile ( quale una personalità nevrotica). Le differenze maggiori sono
state trovate per la depressione e per la tendenza a descrivere aspetti negativi della
personalità (MMPI), un buon selfcontrol, una buona stima di sé e una capacità di
persistere nei propri scopi. In conclusione i risultati descrivono l'anestesista come una
persona indipendente, coscienziosa, ambiziosa e tendente a raggiungere i propri obiettivi,
seria, calma e cooperativa. Questa sembra essere la descrizione propria degli anestesisti,
ma sono loro consapevoli di una tale 'buona" personalità?. Questa dubbio è
necessario per stimolare più lavori su questi " esperti della consapevolezza".
THE ANESTHETIST TODAY: PSYCHOLOGICAL SELF DEFINITION OF THE "IDEAL " SPECIALIST.
KEY WORDS: Anesthesiologist, psychological definition, MMPI, ASQ, ACL, personality.
SUMMARY
The studies to provide patient's safe care have a great importance in scientific
literature. Many works report study subjects such as workload, ergonomics, vigilance and
performance, environmental toxicity, human errors due to miscomunication or fatigue,
stress, sleep deprivation, and more; but very few are those on anestesiologists'
personality and their own definiton.
In this study, psychometric tests (MMPI, ASQ, ACL and a questionnaire) were administered
to 2000 Italian anesthesiologists. Only 248 responses could be analyzed; the results
showed a "normal" personality, normal anxiety level and a good perception of
self. Only the 10% of case showed instable personality (such ad neurotic personality).
The main differences were found for depression and a tendency to describe negative aspects
of the personality (MMPI), a good selfcontrol and selfesteem and capacity to persist in
their own aim.
In conclusion, the results describe the anesthesiologist as an indipendent, conscientious,
achievement and goaldirected, serious, calm and cooperative person. This seem to be the
anesthesiologist's own desciption, but are they "aware" of such a good
"personality"? This doubt is necessary to stimulate more work on this
"expert of consciousness".
Gli Autori
Dr.ssa Marzia Duval
Psicologa e Psicoterapeuta, Istituto Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva.
Prof. Pasquale Mastronardi
Professore Associato in Anestesiologia, Istituto Anestesia, Rianimazione e Terapia
Intensiva.
Indirizzo:
Istituto di Anestesia
II Facoltà di Medicina
Via Pansini, 5 80131 Napoli
P.Arienti, M.Costa, G.C.Marchesini, R.Zoppellari
ESAURIMENTO EMOTIVO, SPERSONALIZZAZIONE E REALIZZAZIONE LAVORATIVA NEL
PERSONALE INFERMIERISTICO OPERANTE IN UN AMBIENTE DI CURE INTENSIVE
Parole chiave : burnout, rianimazione, infermieri.
RIASSUNTO
La letteratura identifica l'infermiere della rianimazione come un operatore a rischio per
l'insorgenza del burnout. Abbiamo cercato di studiare mediante l'utilizzo di strumenti
psicometrici la validità di questa ipotesi confrontando i dati ottenuti a questi dagli
infermieri di una rianimazione e quelli ricavati da infermieri di una clinica chirurgica.
Inoltre si è cercato di individuare un profilo psicologico dell'infermiere della
rianimazione in burnout.
EMOTIONAL BREAKDOWN, DEPERSONALIZATION AND WORKING FULFILEMENT OF NURSING STAFF IN AN
INTENSIVE CARE UNIT.
Key words : burnout, critical care unit, nurses.
SUMMARY
The critical care unit nurse is identified by literature as an operator at risk for the
burnout rising up. The validity of this hypothesis has been analyzed through the use of
psychometrical instruments comparing the results from these tests by the critical care
unit nurses with those of a surgical department.Furthermore, we tried to point out a
psychological profile of the critical care unit burned out nurse.
GLI AUTORI:
Dr. Paolo Arienti
Servizio di SAlute Mentale USL 32 Portomaggiore
I.P.F.D. Marisa Costa
I.P.F.D. Grazia Cesira Marchesini
Dr. Roberto Zoppellari
Servizio di AnestesiaAnalgesiaRianimazione
Arcispedale S.Anna. USL 31 Ferrara.
CATTEDRA E SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE
IN ANESTESIA E RIANIMAZIONE
UNIVERSITA' DI PAVIA SEDE DI VARESE
SERVIZIO "B" ANESTESIA E RIANIMAZIONE
OSPEDALE DI CIRCOLO DI VARESE
(Direttore Prof. Maurizio Chiaranda)
M.Aletti, D.Maretti, I.Gola, G.Di Summa, A.Gamba
STRESS ED IMPATTO AMBIENTALE IN TERAPIA INTENSIVA
Parole chiave: stress, terapia intensiva.
RIASSUNTO
La ricerca si propone di individuare ed analizzare i vissuti psicologici di pazienti in
terapia intensiva per patologie che non implicassero compromissione delle funzioni
superiori, con particolare riferimento alle caratteristiche peculiari del reparto, alle
modalità di assistenza, all'atmosfera relazionale all'interno del reparto stesso.
STRESS AND ENVIRONMENTAL IMPACT IN INTENSIVE CARE
Key words: stress, intensive care.
SUMMARY
Aim of the study is to identify and analyze the psichic esperiences of intensive care
patients affected by nonunconsciousness deseas making reference to the peculiarity of the
Intensive Care Department, to the methods of care, to the relationship atmosphere
perceived within the depatment itself.
Gli Autori
Dr. Mario Aletti
psicoterapeuta, Professore a Contratto
Cattedra e Scuola di Specializzazione in Anestesia e Rianimazione, Universita' di Pavia,
Sede di Varese.
Ab.: Via XXV aprile 46, 21100 VARESE
Dr.ssa Daniela Maretti
Aiuto Servizio B Anestesia e Rianimazione, Ospedale di Circolo, Varese.
Ab.: Via Milano 62, 21034 COCQUIO T. (VA)
Dr.ssa Isabella Gola
Assistente Servizio B Anestesia e Rianimazione, Ospedale di Circolo, Varese.
Ab.: Via Vaschi 7, GALLARATE (VA)
Dr.ssa Giuseppina Di Summa
Medico Frequentatore Servizio B Anestesia e Rianimazione, Ospedale di Circolo, Varese.
Ab.: Via Rosselli 8, OLGIATE COMASCO (CO)
Dr. Alessio Gamba
Psicologo Ospedale San Gerardo Monza
Ab.: Via Bellini 38, MONZA.
U.O. ANESTESIA E RIANIMAZIONE
OSPEDALE S. MARIA ANNUNZIATA
USL 10/H
(Primario Dott. Umberto Buoncristiano)
P. Morino, M. Piazza, C. Tempestini, U. Buoncristiano
IMPORTANZA DEI SINTOMI DIVERSI DAL DOLORE NELLA TERAPIA DEL DOLORE
DEL PAZIENTE ONCOLOGICO TERMINALE
Parole chiave: dolore totale, neoplasia, fase terminale, terapia adiuvante, narcotici,
analgesici.
RIASSUNTO
Gli Autori riferiscono la propria esperienza nella terapia del dolore del paziente
oncologico in fase terminale.
Definiscono "dolore totale" il coinvolgimento di tutta la sfera psicofisica e
relazionale di questi.
Analizzano la sintomatologia presentata discriminandone le componenti derivate dalla
malattie e quelle dovute alla terapia.
Sottolineano che lo scopo della terapia deve essere il raggiungimento della miglior
qualità di vita possibile in relazione allo stadio della malattia, per cui la presenza
sintomi diversi dal dolore richiede un pronto uso di farmaci adiuvanti. Sfatano alcuni
preconcetti sull'uso della morfina.
PAIN TREATMENT IN TERMINAL ONCOLOGIC PATIENTS: THE IMPORTANCE OF SYMPTOMS DIFFERENT FROM
PAIN.
Key words: Total pain, Neoplasia, Terminal phase, adjuvant therapy, narcotics, analgesics.
SUMMARY
The authors report their own experience in pain treatment with terminal oncologic
patients. For "total pain" they intend that kind of pain affecting the whole
psychophysical dimension and social life of patients. They analyse the reported symptoms
by distinguishing those due to disease from those resulting from therapy. They point out
what should be the real aim of therapy, i.e. to reach as far as possible the best standard
of living according to the disease stage, thus involving further to the presence of
symptoms different from pain a prompt use of adjuvant drugs. They also discredit some
prejudices about use of morphine.
Gli Autori
Dott. Piero Morino, Via della Fonte 1 Firenze Assistente
Dott. Massimo Piazza, V.le Mazzini 18 Firenze Aiuto
Dott. Carlo Tempestini, Via G. Mazzini 27 Bagno a Ripoli (Fi)
Assistente
Dott. Umberto Buoncristiano, Via Torta 3 Bagno a Ripoli (Fi)
Primario
U.O. ANESTESIA E RIANIMAZIONE
OSPEDALE S. MARIA ANNUNZIATA
USL 10/H
Via dell'Antella, Bagno a Ripoli (Fi)
ISTITUTO DI ANESTESIA E RIANIMAZIONE E TERAPIA INTENSIVA
II FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA, NAPOLI
(Direttore: Prof. Basilio Mazzarella)
M. Duval, A. Beatrice, P. Mastronardi
"AWARENESS" INTROPERATORIA: LA RISPOSTA DELL'ANESTESISTA
PAROLE CHIAVE: Risveglio intraoperatorio, memoria, relazione medicopaziente, fobie,
nevrosi posttraumatiche, psicosomatica.
RIASSUNTO
Il risveglio è stato trattato in molti studi recenti. L'interesse attorno a questo
argomento è maggiormente rivolto ad argomenti quali la nevrosi posttraumatica, la fobia,
le reazioni psicosomatiche; però sempre più autori stanno lavorando sulla semantica
dell'"anestesia" e del "risveglio", la comprensione dei quali
identificherà diverse realtà. Si è visto che le reazioni negative del paziente sono
strettamente dipendenti dal comportamento degli anestesisti. Il loro approccio negativo
nei confronti del risveglio e la mancanza di chiare e semplici risposte può indurre un
processo di malattia nel paziente. In questo studio fattori quali una attenta anamnesi, un
controllo dell'ansietà, un consenso positivo, spiegazioni chiare, buoni rapporti e altro,
sono considerati utili per prevenire o affrontare il risveglio.
AWARENESS: ANESTHESIOLOGIST'S BEHAVIOUR
KEY WORDS: Awareness, memory, relationship with patient, posttraumatic neurosis, phobia,
psychosomatic reactions
SUMMARY
Awareness has been reported in many recent studies. The interest about this subject is
mainly addressed to the patient, such as posttraumatic neurosis, phobia, psychosomatic
reactions; but more and more Authors are working on semantics of "anesthesia"
and "awareness", whose understanding will identify different realities.
Patients' negative reactions are found to be strictly in relation with anesthesiologist's
behaviour. Their negative approach to awareness and the lack of clair and simple responses
may induce patients' illness process.
In this study factors, such as careful anamnesis, anxiety sedation, positive consent,
clear explanations, good relationship and more, are considered helpful to prevent and/or
cope awareness.
Gli Autori
Dr.ssa Marzia Duval
Psicologa e Psicoterapeuta, Istituto Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva.
Dr.ssa Assunta Beatrice
Psicoterapeuta, Istituto di Terapia Familiare, Napoli.
Prof. Pasquale Mastronardi
Professore Associato in Anestesiologia, Istituto Anestesia, Rianimazione e Terapia
Intensiva.
Indirizzo:
Istituto di Anestesia
II Facoltà di Medicina
Via Pansini, 5 80131 Napoli
LA GUARIGIONE COME TRASFORMAZIONE DELLA PAURA NELLE MALATTIE TUMORALI.
Parole chiave: ipnosi, malattie tumorali, autoguarigione, guaritore ferito, medico e
malattie gravi, speranza.
RIASSUNTO
L'Autrice analizza la possibilità che nel rapporto terapeuta ammalato grave, la
trasformazione della paura della morte possa diventare il fulcro per la riscoperta di un
nuovo modo di vivere. Questo diventa possibile e realizzabile ogni qualvolta il terapeuta
stesso ha individualmente affrontato la propria paura della morte e della sconfitta.
Questo è il primo passo perché ogni medico possa diventare il vero "guaritore"
il medico sciamano. E' la consapevolezza della propria vulnerabilità che ci rende
umanamente e terapeuticamente più efficaci.
TUMORAL DISEASES: RECOVERY AS TRANSFORMATION OF FEAR
Key words: hypnosis, tumoral diseases, selfhealing, injured healer, physician and serious
diseases, hope.
SUMMARY
Within the relationship therapeutist/seriously ill patient the Author examines the
opportunity to turn fear of death into the lynchpin for a rediscovery of a new living. The
above can be achieved everytime therapeutist himself has personally faced the fear of
death and defeat. This is the first step towards the role of the true "healer",
the shaman physician. The awareness of our vulnerability makes us more effective both from
a human and therapeutic point of view.
L'Autrice
Dr.ssa Nadia Menghi, SMIPI
medico, Spec. Oncologia
Via Sarmeggiano 282
47020 MONTIANO (FO)
TRATTAMENTO NON FARMACOLOGICO DEL DOLORE NEL BAMBINO
Parole chiave: valutazione dolore, bambino, ipnosi.
RIASSUNTO
Nella presente revisione della bibliografia vengono discussi gli attuali punti di vista
sul dolore del bambino, rilevando come spesso, ritenendo i bambini meno sensibili al
dolore, si fornisca una insufficiente copertura analgesica in caso di procedure mediche
dolorose. Vengono inoltre analizzate le varie fasi dello sviluppo della
concettualizzazione del dolore nel bambino e le metodiche più idonee per la sua
valutazione (autovalutazione, valutazione da parte di terzi e valutazione
comportamentale).
NONPHARMACOLOGIC PAIN MANAGEMENT IN CHILD
I. Pain in Child: basic concepts and assessment principles
Key words: pain assessment, child, hypnosis.
SUMMARY
In this review article the Author analyze the present knowledges on child pain, remarking
that often the children receive an insufficient analgesic treatment in painful medical
procerdures for their supposed high pain threshold. Are then presented the different
phases of pain concept development in child and the most useful techniques for pain
evaluation (child selfreport, parent and nurse rating, behavioral coding).
L'Autore
Dott. Mercante Oriano, SMIPI,
Fisiatra Neurologo
Assistente S.R.R.F. USL 12 Ancona
Via Monte Conero, 16
60022 Castelfidardo (AN)
TRATTAMENTO NON FARMACOLOGICO DEL DOLORE NEL BAMBINO
II. Tecniche di controllo del dolore e loro applicazione pratica.
Parole chiave: trattamento dolore, bambino, ipnosi.
RIASSUNTO
Nel presente articolo vengono analizzate le tecniche cyberfisiologiche (di controllo delle
funzioni corporee) più usate nel controllo del dolore nel bambino ed enunciati i criteri
di scelta dei pazienti suscettibili di trattamento ipnoterapico. Vengono dati alcuni
suggerimenti operativi per il controllo del dolore in situazioni d'emergenza, in corso di
procedure diagnostiche e nel dolore cronico facendo specifico riferimento in quest'ultimo
caso alle patologie più frequenti. L'autore conclude affermando che per l'impegno di
tempo richiesto le tecniche ipnoterapiche vengono nella maggioranza dei casi soppiantate
da tecniche farmacologiche di controllo del dolore; tuttavia tali tecniche possono essere
di grande utilità in particolari situazioni ed in pazienti selezionati.
NONPHARMACOLOGIC PAIN MANAGEMENT IN CHILD
II. Pain control techniques e their practice application.
Key words: pain treatment, child, hypnosis.
SUMMARY
In this review article are presented the most used cyberphysiologic strategies for pain
treatment in children; are besides enunciate the selection standard of patients who can be
usefully treated with hypnotherapy. Some pratical suggestion are then gived for pain
control in emergency situation, in diagnostic procedures and in some of most frequent
infantile pathologies characterized by chronic pain. The Author state that the
hypnotherapic tecniques are often substitued by pharmacologic pain control; nevertheless
cyberphysiologic tecniques can be very useful in particolar situations and selected
patients.
L'Autore
Dott. Mercante Oriano, SMIPI,
Fisiatra Neurologo
Assistente S.R.R.F. USL 12 Ancona
Via Monte Conero, 16
60022 Castelfidardo (AN)
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI BOLOGNA
ISTITUTO DI CLINICA PSICHIATRICA "P. OTTONELLO"
CLINICA PSICHIATRICA PRIMA
Direttore: Prof. GIUSEPPE FERRARI
S. Battaglini, L. Cecchini, L. Berlinzani
NOTE DI PSICOFARMACOTERAPIA NELLA CURA DEL DOLORE CRONICO
Parole Chiave: psicofarmacoterapia psichiatrica, dolore cronico, interdisciplinarietà.
RIASSUNTO
In questo breve lavoro gli Autori desiderano richiamare l'attenzione dei colleghi
internisti, ortopedici e fisiatri sull'utilità di trattare farmacologicamente i pazienti
affetti da dolore cronico secondo una modalità interdisciplinare che coinvolga la
professionalità dello psichiatra, anche in considerazione del fatto che questi ha una
particolare conoscenza e maneggevolezza con farmaci di fondamentale importanza per la
terapia di questo tipo di affezioni. A questo proposito vengono brevemente descritti ed
illustrati nell'uso i farmaci in questione.
PSYCOFARMACOLOGIC THERAPY IN CRONIC PAIN
Key Words: psychiatrtic, psychopharmacologic therapy, chronic pain, interdisciplinarity.
SUMMARY
Through this short article the authors wish to draw the attention of their internist
collegues, orthopedists and physiatrists to the usfulness of a pharmacologic treatment
with patients suffering from choronic pain. Such treatment should be performed in an
interdisciplinary way, professionally involving psychiatrists, who is particularly
acquainted and familiar with basic drugs suitable for this kind of disorders.
To this aim the use of some of these drugs is shortly described and explained.
Gli Autori
Dott. Stefano Battaglini,
Specialista in formazione in Psichiatria
Dott. Lucia Cecchini,
Specialista in Medicina Interna
Specialista in Psichiatria
Dott. Liliana Berlinzani
Specialista in Psichiatria e Ricercatore confermato presso la Prima Cattedra di
Psichiatria
Prima Cattedra di Psichiatria
Università di Bologna
Istituto Paolo Ottonello
Viale Carlo Pepoli, 5 40123 Bologna Tel. 051/434059
Viale Filopanti, 7 40126 Bologna Tel. 051/253368
Fax 051/240841
RISOLUZIONE DI UNA AMENORREA PSICOGENA TRAMITE IPNOSI
Parole chiave: amenorrea psicogena, ipnositerapia
RIASSUNTO
Una ragazza di 22 anni, affetta da amenorrea psicogena da un anno, è stata trattata con
l'ipnosi.
Dopo sette sedute, al secondo mese di trattamento e da questo per i quattro mesi
successivi, le mestruazioni sono risultate regolari per ritmo e durata.
Con l'instaurarsi di un buon rapporto interpersonale, con un attento colloquio pre
induzione e con l'ipnosi è stata completamente risolta l'amenorrea.
HIPNOSIS AS A CURE OF A PSYCHOGENIC AMENORRHEA
Key Words: psychogenic amenorrhea, hypnosis.
SUMMARY
We treated a 22yearold woman, complaining of 1 year lasting psychogenic amenorrhea, with
hypnosis.
After seven courses, the rythm and the duration of her menstrual cycles did become normal
beginning from the second treatment month and lasting four following months.
An appropriate doctorpatient relationship, an attentive preinduction dialogue, and the
hypnosis did cure successfully the amenorrhea.
Gli Autori
Dr. Luciano Marzocchi
specialista in Anestesia e Rianimazione
Servizio di Anestesia e Rianimazione, Primario Prof. M.Pantaleoni
Ospedale Civile Costa
Porretta Terme
(Bologna)
Dr. Domenico Di Renzo
specialista in Ginecologia
Divisione di Ostetricia e Ginecologia, Primario Dr. B.Marcacci
Ospedale Civile Costa
Porretta Terme
(Bologna)
CENTRO DI MEDICINA COMPORTAMENTALE
OSPEDALE NIGUARDA CA' GRANDA
MILANO
(Primario Prof. Gian Franco Goldwurm)
IL COUNSELLING PSICOLOGICO AL MALATO DI AIDS TRA OSPEDALE E TERRITORIO
Parole chiave: Intervento psicologico, integrazione ospedale territorio, Tecniche
cognitivocomportamentali, counselling ambulatoriale, counselling degenziale, counselling
domiciliare.
RIASSUNTO
Nel presente lavoro esporremo brevemente un esempio di modello integrato di intervento al
paziente con patologia da HIV.
Il nostro intervento psicologico si basa su procedure cognitivocomportamentali applicate
secondo il setting presente ad ogni momento clinico esperito dal paziente.
Dal gennaio 1990 collaboriamo con la Divisione di Malattie Infettive dell'Ospedale
Niguarda di Milano cooperando con lo Staff medicoparamedico per elevare la qualità di
vita dei pazienti e considerando i loro problemi psicologicoemotivi collegati alla
condizione clinica. Abbiamo esteso la collaborazione anche ai pazienti dimessi o seguiti
ambulatorialmente e dal Maggio 1991 siamo consulenti all'interno del "Progetto di
Assistenza Domiciliare" della stessa zona territoriale dell'Ospedale. Così è
diventato possibile seguire alcuni pazienti attraverso ogni fase della malattia.
Questi pazienti hanno la necessità di essere seguiti da diversi specialisti, tra cui
psichiatra e psicologi.
I diversi ambiti di applicazione sono
setting ambulatoriale: vi giungono pazienti dimessi sia asintomatici che sintomatici, ma
durante periodi di recrudescenza dei sintomi;
setting degenziale: per i pazienti ricoverati ad ogni stadio di malattia,
setting domiciliare: per pazienti in condizioni cliniche di malattia conclamata , ma che
non necessitano del ricovero.
PSYCOLOGICAL INTERVENTION TO HIV PATIENTS BETWEEN HOSPITAL AND TERRITORY
Keywords: psychological treatment, Integration hospitalterritory, cognitivebehavioral
procedures, outpatient counselling, inpatient counselling, homecare.
SUMMARY
In the present work We are going to explain an example of psychological integrated
intervention to AIDS patients.
Our psychological treatment is based on cognitivebehavioral procedures and is necessary to
extend it to every setting We find during several clinical manifestations of illness.
Since Jenuary 1990 We attended Infectious Adult Department in Niguarda Hospital and We
cooperated with the medical and nursing service to elevate patients quality of life and to
keep into consideration their emotional and psychological problems related with their
clinical situation.
We extended cooperation to outpatients Department and since May 1991 We had the
opportunity to be consultants in the Home Care Project of the same Hospital territory.
So, it became possible to follow some patients through every phase of illness. It is not
to be ignored the fact that these patients have the basic necessity to have a great number
of specialists , among whom psychiatrists and psychologists, cooperating to promote the
best psychophisical wellbeing of subjects.
Our settings of treatment are:
1) Outpatient tratment: for not symptomatic patients or symptomatic patients during
stationary periods of illness;
2)inpatient treatment: during hospitalization periods;
3)Homecare treatment: at present only fory very serious conditions of illness, but it
would be desirable for all patients with serious depression and difficulties in
deambulation.
L'Autrice
Dr.ssa Elena Abbate
Psicologa consulente presso USSL /II e Centro di Medicina Comportamentale
Ospedale Niguarda Ca' Granda
Piazza Ospedale Maggiore
Milano.
CENTRO DI MEDICINA COMPORTAMENTALE
OSPEDALE NIGUARDA CA' GRANDA
MILANO
(Primario Prof. Gian Franco Goldwurm)
PREVENZIONE PRIMARIA E AIDS: UN APPROCCIO COMPORTAMENTALE
Parole Chiave: sieropositività, AIDS, prevenzione primaria, comportamento, stile di vita,
soldato.
RIASSUNTO
Quello che viene detto in questo articolo spiega la ragione per la quale il centro di
medicina comportamentale dell'ospedale Niguarda di Milano, sta portando avanti, con altre
strutture e con il III Corpo di Armata, la seconda parte della prevenzione primaria nei
confronti dell'AIDS, su 10000 giovani soldati italiani. Noi pensiamo infatti che il primo
obiettivo della prevenzione sia l'informazione generale sull'AIDS. Però oltre a questo è
necessario praticare un intervento specifico per identificare i comportamenti a rischio
per il contagio o la diffusione dell'AIDS In questo modo è possibile verificare perché
gli eterosessuali che contraggono l'infezione sono in aumento, nonostante il buon livello
informativo. Se la sieropositività è il risultato di uno stile di vita a rischio, la
promozione di comportamenti corretti è l'unico valido strumento preventivo di cui
disponiamo.
PRIMARY PREVENTION AND AIDS: A BEHAVIORAL APPROACH
KeyWord: seropositiveness, AIDS , primary prevention, behaviour, lifestyle, soldier.
SUMMARY
What it said in this article, explain the reason for which the Behavioural Medicine Center
of Niguarda Hospital in Milan, is carrying out, whit others structures and III^ ArmyCorp,
the second part of AIDS Primary Prevention, on 10.000 young italian soldiers. We think
infact that the first object of prevention is the general information on AIDS, but after
this it's useful make to follow a specific intervention to identify the sanitarily risky
behaviours for AIDS contraction or its diffusion. So it is possible to verify why the
etherosexuals contracting the infection are increasing, although the well informative
levels.
If the seropositiveness is the result of riskyes lifestyle behavioural, the promotion of
suitable behaviours is only valid preventive way thst we dispose.
L'Autrice
Dr.ssa Maria Teresa Gris
psicologo Centro Medicina Comportamentale
Ospedale Niguarda Cà Granda
Piazza Ospedale Maggiore
Milano.
M. Petrelli, M. Fornaciari, M. Campisi, R. Pignatti Morano
PSICOPROFILASSI OSTETRICA MEDIANTE IPNOSI
Parole chiave: Ipnosi, parto, analgesia, psicoprofilassi.
RIASSUNTO
Gli Autori esaminano le basi neurofisiologiche e neuropsicologiche dell'ipnosi e la sua
applicazione nella psicoprofilassi ostetrica come metodo in grado di ottenere non solo un
miglioramento della tolleranza al dolore da parto ma anche come opportunità di
ristrutturare l'esperienza a verifica non contingente dell'elaborazione terapeutica delle
conflittualità e delle risorse personali.
OBSTETRIC PSYCHOPROPHYLAXIS TROUGH HYPNOSIS
Key words: hypnosis, delivery, analgesia, psychoprophylaxis
SUMMARY
Authors examine the neurophysiologic and neuropsychologic foundations of hypnosis and its
application to obstetrical psychoprophylaxis.
This is viewed as a method that not only improves delivery pain tolerance but also a
restructures the experience as a noncontingent method of assessing how the therapy handles
conflictual situations and personal resources.
Gli Autori
Dr.ssa Maria Petrelli,
Specialista in Anestesia e Rianimazione, Socio Ordinario AMISI,
Via Valdrighi 100
41100 MODENA
Dr. Mirella Fornaciari
Specialista in Anestesia e Rianimazione e Neurochirurgia
Via Liberta' 533
VIGNOLA (MO)
Dr. Marilena Campisi
Specialista in Anestesia e Rianimazione,
Via Risorgimento 39
CASTELFRANCO EMILIA (MO)
Dr. Riccardo Pignatti Morano
Specialista in Anestesia e Rianimazione e Odontoiatria,
Via Liberta' 533
VIGNOLA (MO)
Policlinico
Via del Pozzo, 71
41100 MODENA
ISTITUTO DI ANESTESIA RIANIMAZIONE E TERAPIA INTENSIVA
II FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA, NAPOLI
(Direttore: Prof. Basilio Mazzarella)
M. Duval, P. De Cillis , P. Mastronardi
DAGLI INDIOS AGLI ANESTESISTI: STORIA DI CACCIATORI CACCIATI
PAROLE CHIAVE: Cenni storici, figura dell'anestesista, contesto lavorativo.
RIASSUNTO
La storia della scienza anestetica ci può aiutare a capire l'evoluzione della figura
dell'anestesista. Inoltre, vengono descritte considerazioni sociale e semantiche per
definire la realtà psicologica. In Italia solo nel 1950 la anestesia ha avuto una
definizione ufficiale, e secondo noi, va interpretata come la necessità di studiare
l'ambiente di lavoro e l'approccio degli anestesisti nella loro realtà. L'anestesia come
una branca storica della chirurgia ancora deve trovare la sua chiara definizione così che
ciascuno può riconoscere se stesso in relazione all'altro.
FROM INDIOS TO ANESTHETISTS: HISTORY OF CHASED HUNTERS
KEY WORDS: History, anestesiologist's figure, work environment.
SUMMARY
Anesthesia history may help us to understand the evolution of anesthesiologist's figure.
Furthermore, social and semantics considerations are drawn to define the psychological
reality.
In Italy, only in 1950, the anesthesia had an official definition, and, in our opinion,
this has to be considered to study job environment and anesthesiologist's approach to
their reality.
Anesthesia, as an historical branch of surgery, still have to find its clear definition so
that everyone may recognize himself in the relationship with the other one.
Gli Autori
Dr.ssa Marzia Duval
Psicologa e Psicoterapeuta, Istituto Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva.
Dr. Pompilio De Cillis
Aiuto Anestesista, Ospedale Civile, USL 5, Benevento.
Prof. Pasquale Mastronardi
Professore Associato in Anestesiologia, Istituto Anestesia, Rianimazione e Terapia
Intensiva.
Indirizzo:
Istituto di Anestesia
II Facoltà di Medicina
Via Pansini, 5 80131 Napoli
IL DOLORE NEL BAMBINO: ASPETTI PSICOLOGICI E FISIOPATOLOGICI.
Parole chiave: Dolore, bambini, misurazione del dolore.
RIASSUNTO
Scopo del lavoro è l'analisi delle componenti che determinano dolore nel bambino e la sua
valutazione.
Abbiamo elaborato una scheda per misurare il dolore e l'abbiamo somministrata a 100
bambini dei due sessi.
PAIN IN CHILD:PSYCOLOGICAL AND PHYSIOPATHOLOGIC ASPECTS
Key words: Pain, children, pain measuration.
SUMMARY
The aim of this study is the analysis of several pain components in children.
We have elaborated one card to measure pain and we have proposed it to 100 children of
both sexes.
L'Autrice
Nicoletta Francesca Salvi
medico, neuropsichiatra infantile,
Via A.G. Barrili 34
00152 ROMA