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ATTI del III CONVEGNO
MODALITA' DI INTERVENTO PSICOLOGICO IN ANESTESIA E RIANIMAZIONE
(TERAPIA INTENSIVA, TERAPIA DEL DOLORE, CURE PALLIATIVE, AIDS)
HOSPITAL '94
BOLOGNA, VENERDI' 27 MAGGIO 1994.
1
Psicopatologia post anestesia generale. Ragioni, cause e psicoterapia.
Psychopatology after a general anaesthesia. Reasons, causes and psychotherapy.
R. Arone di Bertolino
2
La memoria esiste ancora?
Memory still exists?
N. Giangregorio
3
L'ipnosi nel trattamento delle disfunzioni dell'articolazione temporo
mandibolare. Comunicazione preliminare su due casi.
The hypnosis in the treatment of the troubles in the temporalmandibular articulation. A
preliminary remark on two cases.
S. Casanova
4
Cronache di psicoterapia, caso clinico n. 4: "Una storia comune
di pene d'amore".
Psychotherapy cronicles. Clinical case history n.4 "acommon story about pangs of
love".
R. Del Giudice
ATTI del III CONVEGNO
MODALITA' DI INTERVENTO PSICOLOGICO IN ANESTESIA E RIANIMAZIONE
(TERAPIA INTENSIVA, TERAPIA DEL DOLORE, CURE PALLIATIVE, AIDS)
5
Esiste un gap fra prescrizione e somministrazione dei farmaci
analgesici?
Is there a gap between prescription and analgesic administration?
G. Caroli, B. Borghi
6
Il controllo del dolore postoperatorio: atteggiamento culturale e
metodiche a confronto.
Postoperative pain management: cultural approach and comparison of methods and techniques.
L. Follini, E. Rossini, A. Taverna Cipelli, M. Ferro, L. Ghirardi, E. Uggeri.
7
Dati preliminari di uno studio sugli aspetti psicologici del controllo
del dolore postoperatorio in oncologia ginecologica.
Preliminary data regarding a study on the psychologic aspects of post surgery pain control
in gynaecological oncology.
E. Tommasella, P. Zotti, R. Bortolussi, C. de Bertolini
8
Problemi di "misurazione" del dolore postoperatorio.
Problems regarding the measuring of postsurgery pain.
P. Zotti, C. D'Andrea
9
Il malato e il cancro.
Patient and cancer.
A. Castellari, G.C. Gianasi
10
Cancro e qualità della vita: L'uomo e la malattia.
Cancer and quality of life: man and illness.
A. Castellari, G.C. Gianasi
11
Indicazioni e limiti nel trattamento domiciliare del dolore
neoplastico: esperienza di collaborazione tra struttura pubblica e volontariato a Parma.
Indications and limits of home care of cancer pain: experience of collaboration between
National Health Service and volunteers in Parma.
L. Follini, M. Leccabue, G. Pagliarini, F. Zennaro, E. Pacentra, G.
Danelli
12
Il personale infermieristico e la relazione d'aiuto con il paziente
AIDS correlato.
The nurse and assistant relation with A.I.D.S. related patient.
M.T. Gris
13
L'esperienza di assistenza domiciliareterritoriale al malato terminale
a Piacenza.
The experience of territorial home care to terminal patient in Piacenza.
M. Buono, F. Micheli, D. Toncini
14
Il dolore cronico come equivalente depressivo.
Chronic pain as depressiveequivalent.
R. Ruggerini, G. Sensini, D. Toncini
15
L'assistenza domiciliare al malato inguaribile: quale intervento
psicologico.
The domiciliar assistance to terminal patient: which psychological intervention?
C. Turco, C. Tosetti, V. Degola
16
Uno in più non in vece: il volontario nell'assistenza domiciliare di
fronte alla cibernetica del secondo ordine.
One more not in place of. The volunteer facing the tird order cibernetic.
V. Degola, C. Turco, C. Tosetti
17
La personalità dell'anestesistarianimatore: analisi mediante il test
di Rorschach.
The personality of the anaesthesist: an analysis utilizing the Rorschach test.
E. Sabbadin, C. de Bertolini, G. Rupolo, S. Bontempelli
18
La formazione del medico ed il cancro.
Medical training and cancer.
G.C. Gianasi, A. Castellari
19
La scelta di curare il dolore neoplastico.
Chois of curing neoplastic pain.
P. Virdis
20
La procreazione difficile: problematiche di intervento psicologico.
Prenatal diagnosis of congenital deformity: information and reaction.
M. C. Bernabeo
21
Un caso di stato asmatico in rianimazione: una occasione di
riflessione.
A clinical case of asthma in reanimation: an occasion for reflecting.
M. Simion
22
Morso e postura: come una scorretta occlusione dentale può addolorare
tutto il corpo.
Bite and posture. How a malocclusion can damage the whole body.
S. Rimondini, A. Pafundi
23
Dolori cervicali e masticazione: recenti acquisizioni in fisiatria.
Cervicalpain and mastication: the last acquisition about physiatrics.
A. Frassinetti
24
Uso dell'ipnosi nella chirurgia dell'ernia inguinale.
Hypnosis in surgical treatment of inguinal hernia the different points of view.
A.Stanizzi, O.Mercante, S.Faragona, B.Romeo
25
Studio neurofisiologico in ipnosi.
Electrophisiological findings in normal subjects in hypnotic state: preliminary results.
P. Malandra, F. Beccia, T. Fulgente, M. Onofrj, F. Ferracci, G.
Malatesta
PSICOPATOLOGIA POST ANESTESIA GENERALE
Ragioni, cause e psicoterapia.
Parole Chiave: anestesia generale, consapevolezza inconscia, psicopatologia, psicoterapia,
ipnosi.
RIASSUNTO
In risposta alla richiesta di un Collega sulle ragioni dell'insorgenza in alcune persone,
reduci da un anestesia generale, di manifestazioni psicopatologiche, l'Autore riferisce la
propria esperienza e le proprie conoscenze sull'argomento. Definisce e descrive la
"consapevolezza inconscia in anestesia generale", spiega le possibili ragioni
della patologia, chiarisce gli errori di comunicazione compiuti con un paziente, a torto,
considerato totalmente assente, e indica alcune possibilità di intervento
psicoterapeutico in anestesia generale.
PSYCHOPATOLOGY AFTER A GENERAL ANAESTHESIA
Reasons, causes and psychotherapy.
Key Words: general anaesthesia, unconscious awareness, psychopatology, psychotherapy,
hypnosis.
SUMMARY
The Author relates his experience and his own knowledge on the subject, answering to a
Collegue's request on the reasons of the arising of psychopathological manifestations in
some persons being back from a general anaesthesia. The Author defines and describes
"unconscious awareness in general anaesthesia"; he explains the possibles
reasons of that pathology, and communications' mistakes performed with a patient, who is
wrongly considered completely far away; besides, he points out some opportunities of
psychotherapeutic intervention in general anaesthesia.
L'Autore
Dr. Riccardo Arone di Bertolino, SMIPI,
medico psicoterapeuta
Via Porrettana 466 40033 Casalecchio di Reno (BO)
MONDO CHE CAMBIA: L'EVOLUZIONE DEL NOSTRO ORGANISMO
LA MEMORIA ESISTE ANCORA?
Parole chiave: memoria, mnemotecnica, disturbi della memoria fisiologici (senili) e
patologici (morbo di Alzheimer).
RIASSUNTO
La memoria che cos'è e come funziona: la memoria come capacità di rievocare una realtà
lontana nel tempo, in tutte le sue componenti di "memoria a breve termine" e
"a lungo termine". L'arte della memoria intesa come una sorta di memoria
"artificiale" in quanto acquisita con strategie particolari. Da Aristotele a
Simonide, da Pico della Mirandola a Einstein, alla ricerca dei misteriosi meccanismi del
cervello umano. Sono le malattie o la memoria stessa a influenzare maggiormente i nostri
processi cognitivi? Uno dei disturbi che più preoccupano tante persone adulte, anziane e
anche giovani, è il "vuoto di memoria", l'incapacità cioè di ricordare nomi,
eventi, circostanze. Non si può dire che la memoria abbia una collocazione precisa, però
sappiano che in quella parte del cervello che viene detta "l'ippocampo" è stata
documentata, nelle persone anziane normali, una correlazione fra il numero di placche da
invecchiamento e il deficit di memoria.
CHANGING WORLD: THE EVOLUTION OF OUR ORGANISM.
MEMORY STILL EXISTS?
Key Words: memory, mnemonical tecniques, physiological (senile) and pathological
(Alzheimer 's disease) memory's troubles.
SUMMARY
The Author explains what is memory and how does it functions: he considers memory as
capacity of recalling a reality far back in time, in its every components like a "
shortterm memory" and "longterm memory". He explains the art of memory like
an "artificial" one, acquired with special device. From Aristotele to Simonide,
from Pico della Mirandola to Einstein, searching the misteriouses mechanismes of human
brain. Is it desease or the memory itself, that mostly influences our cognitive processes?
One of the deseases that mostly worries many adult, old and also young persons, it's the
"empty memory", that is the incapacity in recalling names, events and
circumstances. Memory hasn't a particular collocation , but we know which in that part of
our brain named "hyppocampus", it was demonstrated among elderly in normal
situations, a correlation between the aging plates' number and memory's deficit.
L'autore
Nino Giangregorio, Docente SMIPI.
Dottore in Medicina, Psicologia, Pedagogia, Filosofia. Primario e specialista in
Odontostomatologia.
Già Docente di Psicologia medica e Odontoiatria psicosomatica presso l'Università
"La Sapienza" di Roma. Via Nicola Quercia, 44
70038 TERLIZZI (BA).
L'IPNOSI NEL TRATTAMENTO DELLE DISFUNZIONI DELL'ARTICOLAZIONE TEMPORO MANDIBOLARE
Comunicazione preliminare su due casi.
Parole Chiave: ipnosi, ortognatodontia, patologie dell'Articolazione Temporo Mandibolare,
miorilassamento, analgesia.
RIASSUNTO
L'Autore descrive due casi di lock articolare chiuso dell'Articolazione Temporo
Mandibolare. In entrambi i casi la patologia era in atto da oltre otto mesi, in cui non
era stato possibile ridurre la lussazione neppure per gradi successivi e con l'ausilio di
placche di svincolo. Uno dei due casi era stato indirizzato alla chirurgia, perché, nel
referto della R.M.N., presentava alterazioni irreversibili di forma, struttura e posizione
dei menischi. Entrambi i casi sono stati trattati in ipnosi ottenendo lo sblocco delle
articolazioni, grazie al profondo miorilassamento, all'analgesia e alla completa
collaborazione ottenuti in stato di trace ipnotica. I pazienti hanno riconquistato la
funzione masticatoria senza che si siano verificate a distanza di mesi recidive anche
parziali. La tecnica ipnotica ha permesso in questi casi di risolvere stabilmente quadri
patologici multifattoriali (articolari, posturali e psicologici, in un tempo brevissimo,
semplicemente e senza l'uso di farmaci di alcun genere.
THE HYPNOSIS IN THE TREATMENT OF THE TROUBLES IN THE TEMPORALMANDIBULAR ARTICULATION
A preliminary remark on two cases.
Key Words: hypnosis, orthodontia, temporalmandibular articulation's troubles,
myorelaxation, analgesia.
SUMMARY
The Author describes two cases of closed articular lock of the temporalmandibular
articulation. In both cases the pathology was being for over eight months, during which it
was not possible to reduce sprain not even for successive degrees and with the help of
release's plaques. One of the two cases has been addressed to surgery, because in the
R.M.N. report, it presented irreversible alterations in form, structure and meniscuses
position. Both cases have been treated in hypnosis obtaining the release of articulations,
because of the deep myorelaxation, to analgesy and to complete collaboration obtained in
hypnotic trance situation. Patients have regained them masticatory function without total
or partial relapses over the time. The hypnotic tecnique has allowed in these cases to
risolve in a steady way some multifactorial pathological situations (i.e. for
articulations, postural and psychological) in short time, in a simple way and without
using any kind of medicine.
L'autore Dr. Salvatore Casanova, SMIPI,
Laurea in Odontoiatria, Ortognatodontista
Via Kennedy 46 93100 CALTANISSETTA
Via Notarbartolo, 38 90141 PALERMO tel.0934.576171 fax 0934.25967
CRONACHE DI PSICOTERAPIA CASO CLINICO N. 4
"UNA STORIA COMUNE DI PENE D'AMORE".
Parole chiave: bisogno, paziente, psicoterapia strategica.
RIASSUNTO
L'Autore pone in evidenza, attraverso l'illustrazione di un caso clinico, come vada
accettata qualunque richiesta di aiuto in psicoterapia, scegliendo di volta in volta la
modalità terapeutica più utile, in base al paziente e alla patologia espressa.
PSYCHOTHERAPY CRONICLES CLINICAL CASE HISTORY N.4
"ACOMMON STORY ABOUT PANGS OF LOVE"
kEY WORDS: need, patient, strategic psychotherapy.
SUMMARY
The Author points out, by the explanation of a clinical case, how to accept every demand
of assistance in psychoterapy, selecting each time the most helpful therapeutical way, on
the basis of the patient and the esthablisched pathology.
L'Autore
Dr. Raffaele Del Giudice, SMIPI,
medico psicoterapeuta.
Via Carducci 22/c
70031 ANDRIA (BA)
IRCCS ISTITUTI ORTOPEDICI RIZZOLI BOLOGNA
1 SERVIZIO ANESTESIA E RIANIMAZIONE
Primario Dott. Giancarlo Caroli
ESISTE UN GAP FRA PRESCRIZIONE E SOMMINISTRAZIONE
DEI FARMACI ANALGESICI?
Parole chiave: dolore postoperatorio, analgesia, effetti collaterali, monitoraggio, sala
risveglio.
RIASSUNTO
La prevenzione e il trattamento del dolore postoperatorio rappresentano un obbiettivo per
il Medico e una speranza per il Paziente. La realizzazione dell'obbiettivo trova però
molti ostacoli per la possibilità di un gap fra prescrizione e attuazione dell'analgesia
postoperatoria. Il gap non deve mai esistere quando il trattamento è necessario per
proteggere organi e apparati nobili; non dovrebbe esistere quando si ritiene opportuna una
corretta analgesia postoperatoria; può sussistere e risultare accettabile quando i
vantaggi della sedazione non giustificano la possibilità degli effetti collaterali. La
mancanza di recovery room nel nostro paese limita enormemente la conduzione di una
efficace analgesia postoperatoria.
IS THERE A GAP BETWEEN PRESCRIPTION AND ANALGESIC ADMINISTRATION?
Key Words: postoperative pain, pain relief, side effects, monitoring, recovery room.
SUMMARY
Prevention and treatment of postoperative pain rapresent a target for the Physician and a
hope for the patient. The possibility of a gap between prescription and realization of
postoperative pain relief may be a serious obstacle to win. This gap must not exist when
the treatment is necessary to protect important organs: should not exist when a correct
postoperative pain relief is considered necessary; can exist and be acceptable when the
advantages of pain relief do not justify side effects. The lack of recovery room in our
country is an important limit in leading an effective postoperative pain relief.
Gli Autori
Dott. Giancarlo Caroli
Primario 1 Servizio Anestesia e Rianimazione IRCCS Istituti Ortopedici Rizzoli
Via Pupilli 1, 40136 Bologna tel 051 583271, fax 051 6366440
Dott. Battista Borghi
Aiuto Corresponsabile 1 Servizio Anestesia e Rianimazione
IRCCS Istituti Ortopedici Rizzoli
Via Pupilli 1, 40136 Bologna tel 0516366111, fax 051 6366440
II SERVIZIO ANESTESIA, RIANIMAZIONE E TERAPIA ANTALGICA
Primario: E. Uggeri
L. Follini, E. Rossini, A. Taverna Cipelli, M. Ferro, L. Ghirardi, E.
Uggeri.
IL CONTROLLO DEL DOLORE POSTOPERATORIO:
ATTEGGIAMENTO CULTURALE E METODICHE A CONFRONTO
Parole chiave: Dolore postoperatorio, stress chirurgico, Pca, analgesia.
RIASSUNTO
La cascata di reazioni neurogene, ormonali e metaboliche che l'aggressione chirurgica
innesca produce complicanze sull'omeostasi psicofisica ed immunitaria del paziente se non
viene adeguatamente trattato il dolore preintra e postoperatorio. Noi oggi abbiamo a
disposizione svariati farmaci e tecniche sempre più mirate e sofisticate per il controllo
di questo dolore. Tuttavia il suo trattamento è ancora insoddisfacente per la scarsa
attenzione e la disinformazione del personale sanitario e parasanitario. Da recenti studi
policentrici e dagli ultimi lavori in letteratura si deduce che una buona analgesia
postoperatoria si basa sulla capillare informazione ai pazienti, ai chirurghi, agli
infermieri di reparto; sulla standardizzazione della terapia operata mediante protocolli;
sulla pianificazione amministrativa riguardante l'acquisto di materiale e apparecchiature
nonché la disponibilità di personale adeguato. Attraverso una buona organizzazione che
permetta all'anestesista di seguire con continuità e direttamente i pazienti e attraverso
l'utilizzo adeguato di tecnologie e farmaci a disposizione si potrà cercare di conferire
a questo importante settore dell'attività anestesiologica, attualmente sottovalutato, la
dignità e l'importanza che merita.
POSTOPERATIVE PAIN MANAGEMENT:
CULTURAL APPROACH AND COMPARISON OF METHODS AND TECHNIQUES
Key words: Postoperative pain, surgical stress, Pca, analgesia.
SUMMARY
The neurogenic, hormonal and metabolic reactions that surgery initiates, can causes
complications with psycofisical and immunitary aspects of the patient unless an efficient
treatment of preintra and postoperative pain. Today we have at our disposal drugs and
techniques for an optimal management of this kind of pain. Nevertheless this management is
still unsatisfactory for poor attention and knowledge of medical staff and patients. We
know from studies and literature articles that a good postop analgesia depends on giving
the correct informations to patients, surgeons and ward nurses; on creating standard
records of therapy; on planning the purchasing of medical equipments and the engagement of
medical staff. A good anesthesiologic department that allows patients to be cured directly
on the ward during the postop period and the use of drugs and technologies could give this
neglected aspect the dignity it deserves.
GLI AUTORI
Dr. Luigi Follini
Specialista in Anestesia e Rianimazione, Aiuto anestesista, Professore a contratto nelle
Scuole di Specializzazione di Anestesiologia, Ostetricia e Ginecologia e Chirurgia
Vascolare dell'Università di Parma, Responsabile del Centro di Terapia Antalgica.
Dr.ssa Elisabetta Rossini
Specialista in Anestesia e Rianimazione, Aiuto anestesista, Professore a contratto nella
Scuola di Specializzazione di Anestesiologia dell'Università di Parma.
Dr.ssa Alessandra Taverna Cipelli
Specialista in Anestesia e Rianimazione, Aiuto anestesista, Professore a contratto nella
Scuola di Specializzazione di Anestesiologia dell'Università di Parma.
Dr.ssa Michelina Ferro
Specialista in Anestesia e Rianimazione, Assistente anestesista, Professore a contratto
nella Scuola di Specializzazione di Anestesiologia dell'Università di Parma.
Dr. Luca Ghirardi
Specializzando in Anestesia e Rianimazione
Dr. Enzo Uggeri
Specialista in Anestesia e Rianimazione e in Cardiologia, Primario anestesista, Professore
a contratto nella Scuola di Specializzazione di Anestesiologia dell'Università di Parma.
II Servizio di AnestesiaRianimazione e Terapia Antalgica
U.S.L. 4
Ospedale Maggiore
Via Gramsci 14
43100 Parma
C.R.O. CENTRO DI RIFERIMENTO ONCOLOGICO AVIANO
I.R.C.C.S. Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico
SERVIZIO DI ANESTESIA, RIANIMAZIONE E TERAPIA ANTALGICA
Primario: Dr. Vinicio Testa
E.
Tomasella, P. Zotti, R. Bortolussi, C. de Bertolini
DATI PRELIMINARI DI UNO STUDIO SUGLI ASPETTI PSICOLOGICI DEL CONTROLLO DEL DOLORE
POSTOPERATORIO IN ONCOLOGIA GINECOLOGICA
Parole Chiave: dolore postoperatorio, P.C.A. (Patient Controlled Analgesia), aspetti
psicologici.
RIASSUNTO
Il controllo del dolore postoperatorio in oncologia è un problema attuale. E' confermato
che il dolore da intervento chirurgico aggrava lo stress del paziente neoplastico e che
subottimale è il suo trattamento. La P.C.A. (Patient Controlled Analgesia) è una
metodica per il controllo del dolore postoperatorio; la sua peculiarità è di mettere il
paziente in grado di controllare l'erogazione dell'analgesico attraverso il pulsante di
una pompa. La tecnica è recente e poco diffusa; il suo grado di successo non corrisponde
sempre all'aspettativa. L'équipe del Servizio di Anestesia, Rianimazione e Terapia
Antalgica del C.R.O. di Aviano (Pordenone) ha voluto evidenziare, con uno studio
sperimentale in pazienti ginecologiche, la possibile relazione tra alcune caratteristiche
soggettive, psicologiche, psicosociali e cliniche con la percezione e la tolleranza del
dolore postoperatorio ed ha cercato di individuare quali aspetti del sistema emozionale
soggettivo possono rappresentare dei predittori sull'utilizzo della P.C.A.
PRELIMINARY DATA REGARDING A STUDY ON THE PSYCHOLOGIC ASPECTS OF POST SURGERY PAIN CONTROL
IN GYNAECOLOGICAL ONCOLOGY.
Key Words: Pain, postoperative, patientcontrolled analgesia, psychological tests.
SUMMARY
Post Operative pain control in cancer is still a problem: the pain resulting from surgical
operations often worsens the stress in a cancer patient and its treatment is not at its
best. P.C.A. is a method in postoperative pain control, it is based on the possibility of
getting the patient able to master the analgesic demand thanks to a pump's pusch botton.
It is a rather recent device and a not very widespread one; actual employments do not
always meet theoretical expectations. The medical staff in the C.R.O. (Centro di
Riferimento Oncologico) in Aviano (Pordenone), intended to point out the possible
relations between some individual, psychological, psychosocial and clinical features on
one side, and postoperative pain perception and tolerance on the other; they also wished
to find out which aspects in the emotional individual system of patients can result as
predictors of P.C.A. use.
Gli Autori:
Dottoressa Elisa Tomasella
Specialista in formazione in psichiatria
Istituto di Clinica Psichiatrica
Università degli Studi di Padova
Viale Repubblica 10
33077 SACILE (PN)
Dottoressa Paola Zotti
Psicologo Coll.
Servizio Anestesia, Rianimazione e Terapia Antalgica
C.R.O. Aviano PN
Dottor Roberto Bortolussi
Aiuto corrresponsabile
Servizio Anestesia, Rianimazione e Terapia Antalgica
C.R.O. Aviano PN
Professor Claudio de Bertolini
Professore Associato di Igiene Mentale
Istituto di Clinica psichiatrica
Università degli Studi di Padova
C.R.O. CENTRO DI RIFERIMENTO ONCOLOGICO AVIANO
IRCCS Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico
SERVIZIO DI ANESTESIA, RIANIMAZIONE E TERAPIA ANTALGICA
Primario : Dr. Vinicio Testa
PROBLEMI DI MISURAZIONE DEL DOLORE POSTOPERATORIO
Parole Chiave: Dolore, Valutazione, Misurazione, Problemi Metodologici.
RIASSUNTO
Il dolore è difficile da analizzare e misurare in quanto è un evento complesso e
soggettivo, e la sua valutazione è influenzata da diversi fattori. Vengono considerati i
tre gruppi di metodiche che nel campo scientifico e clinico sono più comunemente
utilizzati per indagare la presenza del dolore e le sue caratteristiche. Esse fanno
riferimento ai tre sistemi: neurofisiologico, motoriocomportamentale e verbalecognitivo.
La misurazione del dolore post operatorio richiede l'applicazione delle metodiche
appropriate.
PROBLEMS REGARDING THE MEASURING OF POSTSURGERY PAIN
Key Words : Pain, Evaluation, Measurement, MethodologicalProblems.
SUMMARY
Due to it's complexity and subjectivity, pain is difficult to analyse and measure,
furthermore, it's measurement is often influenced by varies factors. Three methodological
group will be considered most frequently used to investigate the presence of pain and it's
characteristics in clinic and scientific work. They are referring to three systems:
neurophysiological, motoricbehavioural and verbal cognitive.
Measurement of postoperative pain requires application of appropriate methods.
Gli Autori
Dottoressa Paola Zotti
psicologa coll.
C.R.O. AVIANO (PN) Via XXV Aprile 2 33077 SACILE (PN)
Dottoressa Cristina D'Andrea
psicologa borsista
C.R.O. AVIANO (PN)
SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE EMILIA ROMAGNA U.S.L. 29
OSPEDALE BELLARIA di Bologna SERVIZIO di ANALGESIA
(Primario Prof. Gian Carlo Gianasi)
IL MALATO E IL CANCRO
Parole chiave: cancro, dolore, depressione.
RIASSUNTO
Viene preso in considerazione il particolare vissuto del canceroso, ripercorrendo le
diverse fasi dell'iter diagnostico e terapeutico viste attraverso l'occhio del
coinvolgimento psico emozionale del malato. Nello stesso modo viene rivista la delicata
posizione dei familiari legati al malato da affetti quotidiani e suoi compagni nelle
ultime fasi della vita.
PATIENT AND CANCER
Key words: cancer, pain, depression.
Summary
In this paper the particular vicissitudes of cancer patient are considered ; the different
phases of the therapeutic, and diagnostic iter are reviewed through the eye of the patient
psychoemotional involvement.In the same way the delicate position of those relatives
linked to patient by daily affects, and the position of friends during the last phases of
patient life are analyzed.
Gli Autori
Dr.ssa Angela Castellari
Assistente del Servizio di Analgesia
Ospedale Bellaria di Bologna
Via Altura, 3
40138 Bologna
SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE EMILIA ROMAGNA U.S.L. 29
OSPEDALE BELLARIA di Bologna SERVIZIO di ANALGESIA
(Primario Prof. Gian Carlo Gianasi)
CANCRO E QUALITA' DI VITA:
L'UOMO E LA MALATTIA
Parole chiave: cancro, senso di sé, sofferenza.
RIASSUNTO
In questa parte, che può essere definita introduttiva delle seguenti, si è posto
l'accento su quanto i ritmi imposti ed una certa qualità di vita siano fattori
fondamentali, forse più di quanto non si dica, nel determinismo della malattia, specie la
malattia cronica, cancro in particolare. La "fatica di vivere", con le sue
sollecitazioni continue, unite a condizioni ereditarie, ambientali e sociali
ineluttabilmente riduce l'elasticità dei sistemi di difesa della integrità psicofisica,
in una parola del "senso di sé.". A questo punto si origina un inconscio
progetto di malattia.
CANCER AND QUALITY OF LIFE:
MAN AND ILLNESS
Key words: cancer, self consciousness, suffering.
Summary
In this part, which can be defined as introductory of the followings, it is stressed how
the forced rythms and a certain quality of life are fundamental factors, perhaps more than
it is believed, in determininbg the illness, specially the chronic illness , in particular
cancer. The "effort of living", with its continuous stimuli, added to ereditary,
environmental, and social conditions, ineluctably reduces the elasticity of self defence
systems psychophysic integrity, in a word of the selfconsciousness. At this moment an
unconscious plan of illness it originates.
Gli Autori
Dr.ssa Angela Castellari
Assistente del Servizio di Analgesia
Ospedale Bellaria di Bologna
Via Altura, 3
40138 Bologna
II SERVIZIO ANESTESIA, RIANIMAZIONE E TERAPIA ANTALGICA U.S.L. 4 PARMA
Primario: E. Uggeri
L. Follini, M. Leccabue, G. Pagliarini, F. Zennaro, E. Pacentra, G.
Danelli
INDICAZIONI E LIMITI NEL TRATTAMENTO DOMICILIARE
DEL DOLORE NEOPLASTICO:
esperienza di collaborazione tra struttura pubblica e volontariato a Parma. Parole chiave:
dolore oncologico, terapia antalgica, paziente neoplastico terminale, assistenza
domiciliare.
RIASSUNTO
Gli Autori, dopo alcune considerazioni preliminari sull'assistenza domiciliare al paziente
neoplastico in fase terminale di malattia, riportano la loro esperienza nel settore.
Riferiscono di un anno di attività a Parma, nata dalla collaborazione fra medici del
centro di terapia antalgica e una associazione di volontari. Illustrano i problemi insorti
nel corso di questa attività.
INDICATIONS AND LIMITS OF HOME CARE OF CANCER PAIN:
experience of collaboration between National Health Service and volunteers in Parma.
Key words: cancer pain, pain therapy, terminal cancer patient, home care.
SUMMARY
The Authors, after some preliminary considerations on home care of terminal cancer
patients, report their experience in this sector. They refer of one year activity in
Parma, borning by collaboration between pain therapy center's doctors and a voluntary
association. They show the problems having origin during this activity.
GLI AUTORI
Dr. Luigi Follini
Specialista in Anestesia e Rianimazione, Aiuto anestesista, Professore a contratto nelle
Scuole di Specializzazione di Anestesiologia, Ostetricia e Ginecologia e Chirurgia
Vascolare dell'Università di Parma, Responsabile del Centro di Terapia Antalgica.
Dr. Maurizio Leccabue
Specialista in Anestesia e Rianimazione, Assistente anestesista, Professore a contratto
nella Scuola di Specializzazione di Anestesiologia dell'Università di Parma.
Dr. Giovanni Pagliarini
Specialista in Anestesia e Rianimazione, Assistente anestesista, Professore a contratto
nella Scuola di Specializzazione di Anestesiologia dell'Università di Parma.
Dr.ssa Francesca Zennaro
Specialista in Anestesia e Rianimazione, Assistente Servizio Medicina di Base
Dr. Enrico Pacentra
Specializzando in Anestesia e Rianimazione
Dr. Giorgio Danelli
Specializzando in Anestesia e Rianimazione
II Servizio di AnestesiaRianimazione e Terapia Antalgica
U.S.L. 4
Ospedale Maggiore
Via Gramsci 14
43100 Parma
Servizio Medicina di Base U.S.L. 4
Viale Basetti 8
43100 Parma
IL PERSONALE INFERMIERISTICO E LA RELAZIONE D'AIUTO CON IL PAZIENTE A.I.D.S. CORRELATO.
Parole chiave: infermiere, paziente, relazione, modalità, competenza, indici.
RIASSUNTO
Questo lavoro suggerisce alcuni spunti di quelle che sono le attuali teorie circa il
rapporto assistenziale tra infermiere e paziente A.I.D.S. correlato. Le diverse
interpretazioni traggono la conclusione che è basilare porre attenzione a parecchi
elementi: abilità interpersonali, competenza comunicativa e strategie di problem solving.
THE NURSE AND ASSISTANT RELATION WITH A.I.D.S. RELATED PATIENT.
Key words: nurse, patient, relation, way, competence, indicators.
SUMMARY
This work gives some cues of the present approaches about welfare relations between nurse
and A.I.D.S. related patient. The tendencies concluding that it is essential take care to
several elements: interpersonal abilities, communicative competence and problem solving
strategies.
L'Autrice
Dr.ssa Maria Teresa Gris
psicologa Centro Medicina Comportamentale
Ospedale Niguarda Cà Granda
Piazza Ospedale Maggiore
Milano.
M. Buono, F. Micheli, D. Toncini
L'ESPERIENZA DI ASSISTENZA DOMICILIARE TERRITORIALE
AL MALATO TERMINALE A PIACENZA
Parole chiave: cure palliative, malato in stadio terminale, assistenza domiciliare.
RIASSUNTO
Gli Autori illustrano l'esperienza nel campo delle cure palliative a Piacenza, partendo
dalle terapie più invasive impostate dal 1983 al 1987 (anno d'inizio dell'attività del
suddetto servizio), per arrivare fino ad oggi. Gli Autori descrivono, in particolare,
l'assistenza domiciliare.
THE EXPERIENCE OF TERRITORIAL HOME CARE TO TERMINAL PATIENT IN PIACENZA
Key words: palliative care, patient in a terminal status, domiciliary assistance.
SUMMARY
The Authors illustrate the experience in the field of the Palliative Care at Piacenza,
starting from more invasive methodics used since 1983 till 1987 (the year of the beginning
of the new service), coming to today's experiences. The Authors describe, in particular,
the domiciliary assistance.
Gli Autori
Dr.ssa Manuela Buono
Specialista in Psichiatria e Psicoterapeuta CognitivoComportamentale.
Psichiatra Coadiutore Sanitario SERT, USL n. 2 , Piacenza.
Piazzale Genova 5
Piacenza.
Dr. Fabrizio Micheli
Specialista in Anestesia e Rianimazione.
Servizio di Anestesia e Rianimazione, Ospedale Civile, USL n. 2, Piacenza.
Viale Dante 136
Piacenza.
Dr.ssa Daniela Toncini
Specializzanda in Psichiatria.
Servizio di Salute Mentale, USL n. 2, Piacenza.
Via Maddalena 14
Piacenza.
R. Ruggerini, G. Senini, D. Toncini
IL DOLORE CRONICO COME EQUIVALENTE DEPRESSIVO.
Parole chiave: dolore cronico, disturbi dell'umore.
RIASSUNTO
Il dolore cronico è frequentemente l'espressione di un disturbo dell'umore soprattutto di
tipo depressivo. Il rapporto tra queste categorie patologiche è esaminato da un punto di
vista nosografico, sintomatologicodiagnostico e terapeutico.
CHRONIC PAIN AS DEPRESSIVEEQUIVALENT
Key words: chronic pain, mood disorders.
SUMMARY
The chronic pain is frequently the expression of a mood disorder expecially of depressive
type. The connection between these pathologic states is examineted by a nosographic,
simptomatologicdiagnostic and therapeutic point of view.
Gli Autori
Prof. Renzo Ruggerini
Cure Palliative.
già Primario Ospedaliero del Servizio di Anestesia e Rianimazione, Ospedale Civile USL n.
2, Piacenza.
Via Fratelli Orio 7
29100 Piacenza.
Prof. Giulio Senini
Specialista in Neuropsichiatria e Psicologia.
Primario Responsabile dei Servizi Psichiatrici, Piacenza.
Viale Risorgimento 31
29100 Piacenza.
Dr.ssa Daniela Toncini
Specializzanda in Psichiatria.
Servizio di Salute Mentale, USL n. 2, Piacenza.
Via Maddalena 14
29100 Piacenza.
M.C.Tosetti, M.C.Turco, V.V.Degola
L'ASSISTENZA DOMICILIARE AL MALATO INGUARIBILE:
QUALE INTERVENTO PSICOLOGICO ?
Parole chiave: malattia terminale, visita domiciliare, approccio relazionale.
RIASSUNTO
Gli Autori descrivono le caratteristiche del contesto della visita domiciliare in
situazioni di crisi dove è presente una malattia inguaribile allo stadio terminale. Sulla
base dell'esperienza quotidiana, vengono delineati gli elementi principali di questo
intervento e viene mostrato come questa modalità possa essere un'efficace occasione di
intervento terapeutico, soprattutto valorizzando il patrimonio di informazioni che il
domicilio può offrire all'operatore.
THE DOMICILIAR ASSISTANCE TO TERMINAL PATIENT:
WHICH PSYCHOLOGICAL INTERVENTION ?
Key words : terminal disease, home visit, relational approach.
SUMMARY
In this article, the Authors describe the characteristics inherent in a home visit during
a crisis situation, in which there is an incurable disease. On the base of their daily
experience, they outline the main principles of this intervention and they show how this
approach modality can be well inserted in a therapeutic intervention, above all exploining
the heritage of information that a home visit may offer to the relational therapist.
Gli Autori:
Dr.ssa Maria Cristina Tosetti
Psicologa specializzata in terapia sistemica
Via Murcarolo 13/8 16167 GE/NERVI Tel. 010/33.61.07
Dr.ssa Maria Carla Turco
Psicologa specializzata in terapia sistemica
Via Poggio Favaro 13/3 16031 BOGLIASCO/GE tel.010/347.26.39
Dr. Vincenzo Velio Degola
Psicologo Clinico specializzato in terapia sistemica
Responsabile della Supervisione e della Formazione dell'Associazione Gigi Ghirotti.
ASSOCIAZIONE GIGI GHIROTTI
per lo studio e la terapia del dolore neoplastico
Ambulatorio : Ospedale S. Martino Monoblocco 110 P.
16132 GENOVA Tel. 010/35.35.25.38
Sede : Corso Europa n. 50/9 16132 GENOVA Tel. 010/51.73.90
V.V. Degola, M.C. Tosetti, M.C. Turco
UNO IN PIU' NON IN VECE:
IL VOLONTARIO DI FRONTE ALLA CIBERNETICA DEL TERZO ORDINE
Parole chiave: servizio di cure domiciliari, teoria sistemica, cambiamento di idee,
evoluzione della scienza.
RIASSUNTO
Anche nel campo delle cure domiciliari l'evoluzione scientifica richiede un cambiamento di
mentalità. L'approccio sistemico è un modello di lettura della realtà che, accompagnato
a tecniche di P.N.L. e ipnosi con scopi non terapeutici, si è rivelato un interessante
strumento operativo. Due aspetti sono importanti nel lavoro con i volontari: la
supervisione e la formazione, in particolare la formazione permanente svolta con gli
operatori, cioè medici, infermieri, psicologi, volontari. Naturalmente questo che
presentiamo è esclusivamente un modello, e non crediamo che sia l'unico né tantomeno il
più esatto, semplicemente nella nostra realtà sta funzionando bene.
ONE MORE NOT IN PLACE OF. THE VOLUNTEER FACING THE TIRD ORDER CIBERNETIC.
Key Words: helth domiciliar service, sistemic theory, changing of mind, science evolution.
SUMMARY
Science evolution also requires in the social helth sector an adjustment of thinking form.
The sistemic approch is a qualified key of reading the reality. These operative
formalities are usualy coupled by tecnique of NLP and hypnosis without therapeutich
pourposes. Two steps are required as important in working with volunteer: 1) Formation; 2)
Supervision. An important rule is played by permanent formation dedicate to the staff,
i.d. phisicians, nurses, psycologist and volunteer. Of course this is a model and we do
not belive that is should be the only or the right one, but as the matter of fact, it
works very well in our reality.
Gli Autori
Dr. Vincenzo Velio Degola
Psicologo Clinico specializzato in terapia sistemica
Responsabile della Supervisione e della Formazione dell'Associazione Gigi Ghirotti.
Dr.ssa Maria Cristina Tosetti
Psicologa specializzata in terapia sistemica
Via Murcarolo 13/8 16167 GE/NERVI Tel. 010/33.61.07
Dr.ssa Maria Carla Turco
Psicologa specializzata in terapia sistemica
Via Poggio Favaro 13/3 16031 BOGLIASCO/GE tel.010/347.26.39
Servizio di Psicologia
ASSOCIAZIONE GIGI GHIROTTI
per lo studio e la terapia del dolore neoplastico.
Primario: Prof. Franco Henriquèt
Ambulatorio : Ospedale S. Martino Monoblocco 110 P.
16132 GENOVA Tel. 010/35.35.25.38
Sede : Corso Europa n. 50/9 16132 GENOVA
Tel. e telefax 010/51.73.90
SERVIZIO DI PSICOLOGIA MEDICA DELLA CLINICA PSICHIATRICA UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI
PADOVA
Direttore della Clinica: Prof. Luigi Pavan.
Medico responsabile del Servizio: Prof. Claudio de Bertolini
E.
Sabbadin, C. de Bertolini, G. Rupolo, S. Bontempelli
LA PERSONALITA' DELL'ANESTESISTA RIANIMATORE: ANALISI MEDIANTE TEST DI RORSCHACH
Parole chiave: Anestesista, Personalità, test di Rorschach.
RIASSUNTO
Gli Autori hanno tentato di determinare se esiste un particolare tipo di personalità tra
i medici che intraprendono gli studi di anestesiologia e rianimazione. Come tecnica di
studio è stato utilizzato il test di Rorschach al quale sono stati sottoposti i medici
anestesisti di tre ospedali italiani. I dati ottenuti, non definitivi, suggeriscono
l'esistenza di particolari modalità proiettive tra i medici anestesisti, nel confronto
con i dati della letteratura.
THE PERSONALITY OF THE ANAESTHESIST: AN ANALYSIS UTILIZING THE RORSCHACH TEST
Keywords: Anaesthesist, Personality, Rorschach test.
SUMMARY
The Authors have sought to determine a particular personality profile in doctors who opt
to specialize in Anaesthesia/ICU care. The tecnique adopted was the administration of the
Rorschach test to anaesthesists working in three variouslysized Italian hospitals. The
data obtained, although non definitive, point the existence of certain projective ways in
anaesthesists as compared to the modes of replay quoted in the litterature.
Gli Autori
Dr.ssa Elisabetta Sabbadin,
Specialista in formazione
Prof. Claudio de Bertolini
Psichiatra, Professore Associato
Prof. Giampietro Rupolo
Psichiatra, Aiuto
Dr.ssa Silvia Bontempelli
Medico frequentatore
Servizio di Psicologia Medica della Clinica Psichiatrica dell'Università di Padova.
Direttore della Clinica: Professor Luigi Pavan. Medico responsabile del Servizio:
Professor Claudio de Bertolini, Professore Associato di Psicologia Medica.
Indirizzo: Servizio di Psicologia Medica della Clinica Psichiatrica dell'Università di
Padova, via Giustiniani 2, 35128, PADOVA (Italia).
SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE EMILIA ROMAGNA U.S.L. 29
OSPEDALE BELLARIA di Bologna SERVIZIO di ANALGESIA
(Primario Prof. Gian Carlo Gianasi)
LA FORMAZIONE DEL MEDICO ED IL CANCRO.
Parole chiave: società, medicomalato, cure palliative.
RIASSUNTO
Il medico si trova ad avere di fronte al cancro una posizione del tutto particolare, e
diversamente articolata a seconda del tipo di attività professionale o del coinvolgimento
nel caso specifico. Educazione sanitaria, atteggiamento della società e modo di
instaurare i rapporti col malato possono creare situazioni interpersonali difficili da
gestire.
MEDICAL TRAINING AND CANCER
Key words: society, doctorpatient, palliative therapies Summary
Physician has towards cancer a very much particular position, articulated differently
according to professional type of activity or involvement in the specific case. Medical
training, society attitude, and how relations with patient are set up, all of these can
cause interpersonal situations difficult to manage.
Gli Autori
Prof. Gian Carlo Gianasi
Primario del Servizio di Analgesia
Ospedale Bellaria di Bologna
Via Altura, 3
40138 Bologna
LA SCELTA DI CURARE IL DOLORE NEOPLASTICO
Parole chiave: cure palliative, anestesista, personalità, motivazioni.
RIASSUNTO
Questo articolo è il frutto del dibattito svoltosi fra alcuni anestesisti che hanno
frequentato nel 1992 a Varenna la Scuola Italiana di Medicina e Cure Palliative: molto
motivati nella nostra scelta di palliatori ma incapaci di riconoscerci in moventi di tipo
umanitario o religioso, siamo partiti dal concetto che non si lavora mai per il bene degli
altri ma per ricevere un compenso e abbiamo cercato di capire quale possa essere il
nostro.
CHOIS OF CURING NEOPLASTIC PAIN
Key words: palliative therapies, anesthesiologist, personality, motivations.
Summary
This paper is the result of discussion between few anesthesiologists who attendet the 1992
Italian School of Medicine , and Palliative Therapies, 1 in Varenna: we were much
motivated in our choice of physicians who practiced palliative therapies, but were unable
of acknowledging humanitarian or religious motives, and starting from the principle that
noone ever works for others advantage but for receiving a remuneration, we try to find out
which one could be ours.
L'Autrice
Dr.ssa Paola Virdis
Specialista in Anestesia e Rianimazione
Via A. Deffenu 15
O71OO SASSARI
tel.O79/23O325
LA DIAGNOSI PRENATALE DI MALFORMAZIONE CONGENITA. INFORMAZIONE E REAZIONE.
Parole chiave: maternità, crisi di identità, diagnosi prenatale, ansia, depressione,
supporto psicologico.
RIASSUNTO
Nel periodo di tempo che intercorre tra la coscienza dell'essere gravida e il parto la
donna deve affrontare la riorganizzazione del proprio senso di identità ed una serie di
eventi promotori di ansia cui solo la nascita di un bambino sano porrà termine. Nel corso
di questo travaglio psicologico, costellato di appuntamenti ansiogeni quali
l'ultrasonografia o altre tecniche di diagnosi prenatale, essa si confronta con il medico
che le offre la possibilità di conoscere il rischio di malformazione del proprio bambino
quasi ritenendolo responsabile della risposta che otterrà. Poichè il sottoporsi ad
indagine prenatale presuppone per sè la possibilità di un'anomalia del figlio che si
porta dentro, l'ansia e l'ostilità che derivano dalla procedura devono essere prevenute
con la conoscenza da parte del medico della capacità di adattamento alla maternità della
gestante e della sua famiglia, e del loro vissuto parentale. Qualora ciò non sia
possibile, all'operatore che dà la risposta di anomalia congenita occorre affiancare
precocemente una figura di supporto psicologico che accompagni i genitori a superare la
depressione e l'ansia sviluppatisi anche a mesi di distanza dal termine della gravidanza.
PRENATAL DIAGNOSIS OF CONGENITAL DEFORMITY: INFORMATION AND REACTION
Key words: motherhood, identity crisis, prenatal diagnosis, anxiety, depression,
psychological support.
SUMMARY
During the intercourse between consciousness of being pregnant and delivery, women must
deal with the reorganization of their own sense of identity and a series of events
creating anxiety to which only the birth of a healthy child will give term. In the course
of this psychological labour, scattered by stressing appointments like sonography or other
prenatal diagnosis techniques, the pregnant woman faces the physician showing the
probability of congenital anomaly of her baby ad if he were responsible for it. Because
undergoing prenatal investigation presupposes the possibility of bearing an unhealthy
child, anxiety and hostility deriving from the procedure must be prevented by the
performing physician with previous knowledge of woman's capability of adjustment to
motherhood and parental experiences. Whenever unlikely, it is desirable that a figure of
psychological support early cooperates with the executor giving the information of
congenital anomaly, so as to help parents overcome despair and depression lasting even
months after termination of pregnancy.
Dr.ssa Maria Cecilia Bernabeo
Medico Chirurgo
Specialista in Ginecologia e Ostetricia
Via Molinelli 11
40141 BOLOGNA
UN CASO DI ASMA IN RIANIMAZIONE: un'occasione di riflessione
Parole chiave: asma, rianimazione, somatizzazioni, rapporti umani, psicologia,
psicopatologia.
RIASSUNTO
L'Autrice riferisce un caso di insufficienza respiratoria in una paziente portatrice di
asma, incontrato durante un normale servizio di guardia in Rianimazione e quindi di
routine, alla cui valutazione applica una chiave di lettura, non solo biomedica, ma anche
psicologica e relazionale. Dall'esposizione e dalla discussione scaturiscono alcune
considerazioni importanti: su come possano essere riconsiderati i rapporti tra medico e
paziente in un luogo e in una situazione come la Rianimazione; su quanto siano importanti,
se non fondamentali, l'atteggiamento ed il comportamento del personale medico e
paramedico; sulla necessità, per il rianimatore, di mantenere curiosità ed apertura
mentale tali da poter individuare il valore, nella complessità della sintomatologia e del
comportamento, degli elementi psicogeni, derivati dalle modalità relazionali ed
esperienziali del paziente, in situazioni in cui di solito, erroneamente, è prevalsa
l'abitudine considerare e trattare il paziente come una semplice macchina biologica,
trascurandone vissuto e umanità.
A CLINICAL CASE OF ASTHMA IN REANIMATION: AN OCCASION FOR REFLECTING
Key words: asthma, reanimation, somatizations, human relationships, psychology,
psychopathology
Summary
The Author reports a clinical case regarding respiratory deficiency in a patient having
asthma. The patient was visited by the author during his routinely work in Reanimation,
and during the visit the doctor considered the patient physical status but also his
psychology and his relationships. From the report, and discussion come out few important
considerations: how it could be possible reconsider the patientdoctor relationships in a
place and a situation as Reanimation; how doctors and other health employees attitude and
behaviour are important, if not fundamental; how it is necessary that doctor who
reanimates keeps alive curiosity and an open mind in such a way that he can
identifies,through the complexity of symptomatology and behaviour, the value of psycologic
elements related to patient relationships and experiences. All this in situations where
usually, but erroneously, the practice of considering and treating the patient as a simple
biological machine is prevalent, without considering his vicissitudes and humanity.
L'Autrice
Dr.ssa Michela Simion, SMIPI,
Servizio di Anestesia e Rianimazione
Ospedale Generale
Via Lorenz Bohler 5
39100 BOLZANO
MORSO E POSTURA
Come una scorretta occlusione dentale può danneggiare tutto il corpo.
Parole chiave: gnatologia, denti, chiropratica.
Riassunto
Da pochi anni è stata riconosciuta l'importanza dei denti nei confronti della postura del
corpo. La relazione di occlusione fra le arcate dentarie, non solo influenza il corpo, ma
da questo ne è influenzato. Nuove metodiche di indagine come la kinesiolagia applicata, e
terapeutiche quali la chiropratica, possono aiutare a risolvere problemi dentali e
muscolari.
BITE AND POSTURE
How a malocclusion can damage the whole body.
SUMMARY
The importance of the teeths in relationship with the body posture has been established in
the past years. The correct closure between the dental arches not only influences the
body, but is influenced reciprocally. New methodologies like applied kiniesology and the
therapeutic use of chiropractis can help in the resolution of dental and muscular
problems.
L'Autore
Dr. Stefano Rimondini, SMIPI,
medico odontoiatra e psicoterapeuta
Via Cracovia 13
40139 BOLOGNA
tel.051.462144
Dr. Antonio Pafundi,
chiropratico
Via Cracovia 13
40139 BOLOGNA
tel.051.462070
DOLORI CERVICALI E MASTICAZIONE:
RECENTI ACQUISIZIONI IN FISIATRIA
Parole chiave: cervicoalgia, masticazione, fisioterapia, omeopatia.
RIASSUNTO
L'Autore, partendo dal presupposto che alla base di molti disturbi del rachide cervicale
sono da collocarsi difetti di masticazione, ha prospettato un possibile protocollo
terapeutico poi applicato a cinquanta pazienti.
CERVICALPAIN AND MASTICATION: THE LAST ACQUISITION ABOUT PHYSIATRICS
Key word: cervicalpain, mastication, physiotherapy, homoeopathy.
SUMMARY
The Author starts from this suppose: a large number of cervical rachidpains are bound
together by close relationship with a defective mastication. So, he's formulates a
possible therapy protocol, utilized in most 50 of cases.
L'Autore
Dr. Andrea Frassineti,
medico chirurgo, Specialista in Fisioterapia,
Doctor of Homoeopathic Medicine (D.H.M.) (AngloAmerican Institute of Drugless Therapy di
Bournemouth London U.K). Via Fossolo 32
40138 BOLOGNA
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI ANCONA CLINICA DI CHIRURGIA PLASTICA E RICOSTRUTTIVA
Direttore: Prof. Aldo Bertani
A.
Stanizzi, O. Mercante, B.Romeo, S. Faragona
L'IPNOSI IN UN CASO DI TRATTAMENTO CHIRURGICO DI ERNIA INGUINALE
I DIVERSI PUNTI DI VISTA
Parole chiave: ipnosi, chirurgia, dolore.
RIASSUNTO
Viene descritta un'esperienza di ipnosi a scopo antalgico condotta nel corso di un
intervento chirurgico per ernia inguinale. Le sensazioni e le valutazioni dell'ipnotista,
del paziente, dell'anestesista e del chirurgo vengono messe a confronto per verificarne i
punti di coincidenza.
HYPNOSIS IN SURGICAL TREATMENT OF INGUINAL HERNIA THE DIFFERENT POINTS OF VIEW
Key Words: hypnosis, surgery, pain.
SUMMARY
The Authors describes a case of treatment of pain by hypnosis, during inguinal hernia
surgery. The sensations of the hypnotist, patient, anesthetist and aurgeon are compared to
verify their points of coincidence.
Gli Autori
Dr. Antonio Stanizzi, SMIPI,
Clinica di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva
(Dir. Prof. A. Bertani).
Università degli Studi di Ancona.
Via B. Pezzolet 2
60035 Jesi (AN)
Dr. Oriano Mercante, SMIPI,
Terapia Fisica e Riabilitazione
Ospedale Umberto I
Ancona
Dr. Biagio Romeo
Anestesia e Rianimazione
Ospedale Umberto I
Ancona
Dr. Sandro Faragona
Chirurgia Generale
Ospedale Generale di Torrette
Ancona
P. Malandra , T. Fulgente , F. Ferracci , G. Malatesta , F. Beccia , M. Onofrj
RILIEVI ELETTROFISIOLOGICI IN SOGGETTI SANI IN STATO DI IPNOSI: RISULTATI PRELIMINARI.
Servizio di Anestesia e Rianimazione, Ospedale "SS. Annunziata", Chieti.
Servizio di Neurofisiopatologia, Università "G. D'Annunzio", Chieti.
Cattedra di Anestesiologia e Rianimazione, Università "G. D'Annunzio", Chieti.
Cattedra di Neurofisiopatologia, Università "G. D'Annunzio", Chieti.
Parole chiave: ipnosi, EEG, Potenziali evocati cognitivi, ERPs, Stanford Hypnotic Clinical
Scale.
RIASSUNTO
Il presente lavoro riporta i risultati elettroencefalografici computerizzati e le
registrazioni dei Potenziali Evocati EventoCorrelati (ERPs), ottenuti in 16 soggetti
volontari sani, prima e durante stato ipnotico. Gli ERPs sono stati eseguiti con paradigma
acustico "oddball" e registrati con 19 elettrodi sullo scalpo con riferimento
biauricolare. In base al grado di ipnotizzabilità, valutata con la Stanford Hypnotic
Clinical Scale (SHCS), i soggetti sono stati suddivisi in tre gruppi: gruppo 1 con score
SHCS 01 (3 soggetti); gruppo 2 con score SHCS 23 (7 soggetti) e gruppo 3 con score SHCS 45
(6 soggetti). Prima dell'ipnosi l'EEG quantitativo, l'analisi spettrale di potenza e gli
ERPs erano normali in tutti i soggetti. Durante ipnosi, nei soggetti del gruppo 1, i
risultati degli esami neurofisiologici erano sovrapponibili a quelli ottenuti in
condizioni basali; in 3 soggetti del gruppo 2 l'EEG computerizzato mostrava sporadica
attenuazione del ritmo alfa e riduzione di latenza della componente N2; in 4 soggetti del
gruppo 3 abbiamo osservato netta desincronizzazione del pattern EEG con presenza di
attività a 46 Herz e sporadici Kcomplex, senza asimmetria interemisferica. Negli stessi
soggetti gli ERPs mostravano riduzione di latenza del complesso N2P3 e aumento di ampiezza
della P3. Tale variazione era statisticamente significativa (p<0.04) rispetto ai
soggetti del gruppo 1. In conclusione, i nostri dati sembrano dimostrare una correlazione
tra grado di suscettibilità ipnotica e latenza/ampiezza del complesso N2P3 degli ERPs.
ELECTROPHISIOLOGICAL FINDINGS IN NORMAL SUBJECTS IN HYPNOTIC STATE: PRELIMINARY RESULTS.
Service of Anaesthesia and Intensive Care Hospital "SS. Annunziata", Chieti.
Service of Neurophysiopatology University "G. D'Annunzio", Chieti.
Chair of Anaesthesia and Intensive Care University "G. D'Annunzio", Chieti.
Chair of Neurophysiopatology University "G. D'Annunzio", Chieti.
KEY WORDS: hypnosis, EEG, Event Related Potentials, P300, Stanford Hypnotic Clinical
Scale.
SUMMARY
This paper reports results of computerized EEG and event related potentials (ERPs)
recordings obtained in 16 normal subjects before and during induction of hypnotic state.
EEGs and ERPs, performed with an acoustic "oddball" paradigm, were recorded from
19 scalp electrodes referred to linkedearlobes. Data of ERPs and computerized EEG are
describe in detail. On the basis of hypnotic susceptibility assessed by the Stanford
Hypnotic Clinical Scale (SHCS), subjects were divided in three groups (1, 2, 3): score 01
(3 subjects), 23 (7 subjects) and 4 5 (6 subjects). Quantitative EEG, power spectra
analysis and ERPs recordings were inside normal limits in all subjects before hypnosis.
After hypnosis induction all parameters were normal in subjects of group 1; in the 3
subjects of group 2, we recorded a sporadic attenuation of EEG alpha activity and a
latency reduction of N2 ERPs component with normal latency and amplitude of P3; in 4
subjects of group 3 we observed desincronization of EEG pattern with presence of 46 Hz
activity and sporadic K complex. In the same subjects ERPs recordings showed a latency
reduction of N2 and P3 components with an increasing P3 amplitude, but normal N2P3 latency
peak to peak. However, none of subjects showed EEG asymmetries between left and right
hemisphere recordings. Our findings suggest that the EEG pattern is scarcely modified by
hypnotic state, while a major correlation exist between ERPs latency/amplitude and the
level of the hypnotizability.
Gli Autori
Dott. Pietro Malandra, SMIPI,
anestesista e rianimatore, Servizio di Anestesia e Rianimazione,
Ospedale "SS. Annunziata" Chieti.
Strada Primavilla, 15 66100 Chieti
Dott. Tommaso Fulgente,
neurologo,
Servizio di Neurofisiopatologia, Università "G. D'Annunzio". Ospedale Ex
Pediatrico,
Via Martiri Lancianesi 6 66100 Chieti
Dott. Goffredo Malatesta,
neurologo,
Servizio di Neurofisiopatologia, Università "G. D'Annunzio". Ospedale Ex
Pediatrico,
Via Martiri Lancianesi 6 66100 Chieti
Dott. Franco Ferracci,
neurologo,
Servizio di Neurofisiopatologia, Università "G. D'Annunzio" Ospedale Ex
Pediatrico, Via Martiri Lancianesi 6 66100 Chieti
Prof. Francesco Beccia,
Direttore Cattedra di Anestesiologia e Rianimazione,
Università "G. D'Annunzio".
Cattedra di Anestesia e Rianimazione Ospedale "SS. Annunziata"
P.zza Valignani 66100 Chieti.
Prof. Marco Onofrj,
Direttore Cattedra di Neurofisiopatologia, Università "G. D'Annunzio". Ospedale
Ex Pediatrico
Via Martiri Lancianesi 6 66100 Chieti